Questa chiamata arriva in un contesto di crisi per i principali produttori europei, come Airbus e Thales, che stanno lottando per competere con attori come SpaceX. Leonardo aspira a diventare il motore di un ambizioso consolidamento industriale, in grado di preservare la sovranità tecnologica europea guadagnando competitività.
Leonardo: un colosso della Difesa italiana
Leonardo, colosso italiano dell’aerospazio e della difesa, è un attore chiave nel panorama industriale europeo. L’azienda, che già collabora con Thales nell’ambito delle joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, ritiene che queste partnership non siano più sufficienti per rispondere alle sfide attuali. In un’intervista pubblicata nel dicembre 2024, Lorenzo Mariani ha parlato della necessità di una profonda trasformazione del settore, ispirandosi al modello MBDA. Questo consorzio europeo, che riunisce Airbus, BAE Systems e Leonardo nel campo dei missili, viene presentato come un esempio di efficienza collettiva, bilanciando interessi nazionali e industriali.
L’appello di Leonardo si colloca in un contesto economico teso. Il mercato dei satelliti per telecomunicazioni sta registrando un calo della domanda, portando Airbus e Thales ad annunciare significativi tagli di posti di lavoro nelle loro divisioni spaziali. Allo stesso tempo, player come SpaceX dominano il settore con costi molto più bassi e un tasso di lancio senza rivali. Di fronte a questa situazione, Lorenzo Mariani insiste sull’urgenza del consolidamento europeo. Secondo lui, solo un approccio unificato potrà offrire soluzioni competitive, sia nel campo delle telecomunicazioni, della navigazione o dell’osservazione della Terra.
Francia, Italia… chi parteciperebbe al consorzio?
Il progetto previsto da Leonardo si basa su una collaborazione rafforzata tra le principali nazioni spaziali europee: Francia, Germania, Italia, ma anche Spagna e Regno Unito. Lorenzo Mariani sottolinea l’importanza di un’equa condivisione delle responsabilità e dei benefici economici, evidenziando al contempo le sfide poste dalle norme antitrust europee. Quest’ultimo potrebbe rallentare la creazione di un player unico e potente, in grado di competere con i colossi americani o cinesi. Chiede quindi una revisione di questi regolamenti per favorire l’emergere di un vero campione europeo.
L’iniziativa di Leonardo è addirittura già partita: colloqui esplorativi sono già in corso con Airbus e Thales, e un progetto concreto potrebbe vedere la luce già nel 2025. Ma il percorso resta irto di insidie. Oltre agli ostacoli normativi, sarà necessario superare le differenze di interessi tra i diversi paesi e trovare i finanziamenti necessari per modernizzare un’industria che si trova ad affrontare grandi sfide tecnologiche.
Lorenzo Mariani vede questa crisi come un’opportunità unica per l’Europa. A suo avviso, le difficoltà attuali, come la frammentazione industriale e le restrizioni di bilancio, potrebbero catalizzare una trasformazione radicale, come quella ottenuta con MBDA. Ritiene che l’Europa debba sfruttare le proprie competenze e le partnership esistenti per costruire un’offerta integrata, che copra l’intera catena del valore, dai satelliti ai servizi associati.