Secondo l’indice Flash PMI pubblicato lunedì da S&P Global, l’attività del settore privato nella zona euro si è contratta a dicembre per il secondo mese consecutivo, ma a un ritmo più lento rispetto a novembre grazie alla migliore salute dei servizi.
Questo contenuto è stato pubblicato su
16 dicembre 2024 – 13:37
(Keystone-ATS) L’indice calcolato sulla base delle indagini presso le imprese recupera leggermente a 49,5, rispetto a 48,3 di novembre. Ma rimane al di sotto della soglia dei 50, il che segnala una contrazione dell’attività, mentre un valore superiore a questa soglia indicherebbe una crescita.
Il calo dell’attività complessiva deriva da un deterioramento della produzione nel settore manifatturiero. Nel mese di dicembre ha registrato il 21esimo calo mensile consecutivo, “al ritmo più forte dell’anno”, sottolinea S&P Global in un comunicato stampa. Questa diminuzione è “compensata da un leggero ritorno alla crescita dell’attività nel settore dei servizi”.
Come nei mesi precedenti, il calo dell’attività del settore privato della zona euro “riflette una contrazione nelle due principali economie della regione, Germania e Francia”, spiega S&P Global.
In questi due paesi, infatti, l’attività ha continuato a diminuire nel mese di dicembre, mentre nel resto della zona euro è aumentata fortemente, raggiungendo addirittura il livello di crescita più alto degli ultimi sei mesi.
“L’anno 2024 si conclude con una nota più rassicurante di quanto gli economisti avevano generalmente previsto”, osserva Cyrus de la Rubia, economista della Hamburg Commercial Bank (HCOB), partner di S&P Global. “Se l’industria manifatturiera resta bloccata in una forte recessione, la ripresa registrata nel settore dei servizi è una buona notizia per l’intera economia”, ritiene l’esperto.
“Germania e Francia, le due maggiori economie della regione, si trovano attualmente in situazioni politiche molto incerte. Questo clima impedisce l’attuazione, a breve termine, delle riforme necessarie per rilanciare la crescita e contribuisce alla persistente debolezza dei due paesi”, sottolinea de la Rubia, citato nel comunicato stampa.
“A lungo termine, tuttavia, questa forte incertezza implica la possibilità di un miglioramento della situazione economica”, aggiunge.
“Se i futuri governi dei due Paesi riusciranno a tracciare una road map, il 2025 potrebbe riservare delle piacevoli sorprese. In effetti, la fiducia delle imprese del settore privato della zona euro riguardo alla crescita della loro attività nei prossimi dodici mesi è leggermente aumentata rispetto a novembre.