Chiusi 45 negozi dopo il forte calo di fatturato del marchio Hunkemöller

Chiusi 45 negozi dopo il forte calo di fatturato del marchio Hunkemöller
Chiusi 45 negozi dopo il forte calo di fatturato del marchio Hunkemöller
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C’è da dire che il 2023 non sarà stato clemente con l’azienda, scossa da una serie di sfide economiche. Lo scorso gennaio Hunkemöller ha chiuso l’anno fiscale con un fatturato di 542,3 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto ai 588,2 milioni registrati l’anno precedente. Il canale indica l’inflazione e il calo del potere d’acquisto dei consumatori come i principali colpevoli di questo calo. Inoltre, le interruzioni nella catena di fornitura hanno reso particolarmente difficile la gestione delle scorte e dei tempi di consegna.

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Chiusi 45 negozi

Per far fronte a questo declino Hunkemöller dovette prendere decisioni difficili. La catena ha chiuso 45 dei suoi negozi in tutto il mondo. Il meno efficiente, secondo il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad. Una manovra ritenuta necessaria per stabilizzare le proprie finanze. Sebbene la società mantenga la bocca chiusa sui dettagli di quali paesi siano interessati da queste chiusure, ha comunque aperto 11 nuovi negozi in posizioni strategicamente vantaggiose, tentando di compensare le perdite con potenziali guadagni nelle aree ad alta crescita. “Si prevede che il mercato complessivo della lingerie crescerà costantemente tra il 2024 e il 2027, offrendo a Hunkemöller opportunità di crescita attraverso l’espansione geografica, i canali di distribuzione e i prodotti”si rassicura il canale in un comunicato stampa.

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Parallelamente a queste chiusure e aperture, Hunkemöller ha ottenuto un ulteriore finanziamento di 50 milioni di euro. Questo contributo è destinato all’ammodernamento dei punti vendita esistenti con l’integrazione di tecnologie interattive, al fine di“migliorare l’approccio incentrato sul cliente” e quindi incrementare le vendite. Inoltre, è in fase di realizzazione un nuovo centro di distribuzione automatizzato, un’iniziativa volta a ottimizzare la logistica e ridurre i tempi di consegna. Un investimento che potrebbe, forse, alzare l’asticella della catena da 800 negozi nel mondo.

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