Crédit Agricole sale di un gradino nella lista delle banche troppo grandi per fallire

Crédit Agricole sale di un gradino nella lista delle banche troppo grandi per fallire
Crédit Agricole sale di un gradino nella lista delle banche troppo grandi per fallire
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Il Financial Stability Board ha pubblicato martedì l’elenco delle 29 banche a livello globale considerate troppo grandi per lasciarle fallire, facendo salire di livello la banca francese Crédit Agricole quest’anno. La banca francese è stata spostata nella categoria 2, mentre prima era nella categoria 1, il che significa che dovrà rispettare requisiti più severi in termini di capitale da accantonare per poter resistere allo shock del sistema bancario e mercati finanziari.

Il Financial Stability Board, incaricato dal G20 di attuare le riforme del sistema finanziario dopo la crisi del 2008, pubblica dal 2012 un elenco delle cosiddette banche di importanza sistemica a livello globale, che aggiorna ogni anno. Sono suddivisi in cinque categorie che corrispondono a diversi gradi di requisiti patrimoniali e di capacità di assorbimento delle perdite. Il loro numero è rimasto invariato nel 2024, con 29 banche, ha affermato il Financial Stability Board in un comunicato stampa.

Se Crédit Agricole è salita di livello, Bank of America è scesa di livello, passando alla categoria 2, mentre questa banca americana era precedentemente nella categoria 3. Nessuna banca rientra nella categoria 5, i requisiti sono quindi più elevati per quanto riguarda le banche americane. JP Morgan Chase, classificata nella categoria 4. Deve quindi costituire un cuscinetto di capitale più elevato rispetto alle altre banche. La categoria 3 riunisce Citigroup e HSBC.

Nel 2023 il gruppo Crédit Suisse è stato cancellato da questo elenco che in precedenza comprendeva 30 banche. Per evitare il fallimento della seconda banca svizzera, nel marzo 2023 le autorità svizzere hanno negoziato urgentemente il suo rilevamento da parte della concorrente UBS. Sette mesi dopo, in occasione dell’aggiornamento di questa lista, il Consiglio di stabilità finanziaria aveva rafforzato i requisiti nei confronti di UBS, portando la banca svizzera nella categoria 2, insieme, tra gli altri, a Barclays, BNP Paribas, Goldman Sachs e Bank of China.

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