Atos: dimissioni di David Layani e Helen Lee Bouygues dal consiglio di amministrazione – 28/06/2024 alle 08:04

Atos: dimissioni di David Layani e Helen Lee Bouygues dal consiglio di amministrazione – 28/06/2024 alle 08:04
Atos: dimissioni di David Layani e Helen Lee Bouygues dal consiglio di amministrazione – 28/06/2024 alle 08:04
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(AOF) – Atos è stata informata da David Layani e Helen Lee Bouygues delle loro dimissioni con effetto immediato dal consiglio di amministrazione e della loro intenzione di uscire dal capitale della società. David Layani, presidente e fondatore di Onepoint, e Helen Lee Bouygues sono stati cooptati come amministratori lo scorso febbraio, dopo che lo specialista della transizione digitale è diventato azionista di riferimento di Atos alla fine del 2023, con l’11,4% del suo capitale.

Mercoledì il consorzio guidato da Onepoint ha annunciato la fine delle trattative, nonostante la loro proposta di ristrutturazione finanziaria fosse stata scelta 15 giorni fa a scapito di quella dell’imprenditore Daniel Kretinsky.

Quest’ultimo ha proposto di riprendere il confronto con la società ed i suoi creditori finanziari. Atos ha inoltre ricevuto dal comitato di rappresentanza dei suoi obbligazionisti una proposta di ristrutturazione finanziaria globale che tiene conto della decisione di Onepoint.

Atos prevede comunque di raggiungere un accordo definitivo di ristrutturazione finanziaria entro la fine di luglio.

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Avanzare nell’intelligenza artificiale generativa

Le aziende digitali hanno già iniziato ad adattare le loro offerte e pratiche a questo sviluppo, che combina ChatGPT e sistemi informativi. I casi d’uso più sviluppati riguardano i call center con l’intervento di chatbot o nel marketing, per generare testi o immagini in modo automatico. Il potenziale è enorme e Accenture France mira a raggiungere il 30% della sua attività nella nicchia dati e intelligenza artificiale entro il 2025. Leader del mercato mondiale, Accenture ha annunciato investimenti di 3 miliardi di dollari in tre anni in questo settore, con il raddoppio del numero di aziende dedicate. dipendenti che arriveranno a 80.000 (su 738.000 complessivi). Quanto al leader francese del settore, Capgemini, punta a un investimento di 2 miliardi di euro nei prossimi tre anni e a 60.000 dipendenti specializzati (su 360.000 attuali).

L’intelligenza artificiale ora regolamentata in Europa

Si è cercato di trovare un equilibrio tra la volontà di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini e la volontà di non limitare lo sviluppo delle start-up europee. Anche le associazioni francesi e tedesche delle imprese digitali, Numeum e Bitkom, avevano chiesto una regolamentazione europea sull’intelligenza artificiale (AI Act) favorevole all’innovazione per l’IA in Europa e senza regole troppo restrittive, in particolare per l’IA generativa. L’approccio europeo consiste nell’imporre obblighi per i sistemi di IA ad alto rischio, classificati da bassi a inaccettabili. Per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa (sistemi di tipo ChatGPT), l’UE ha stabilito requisiti più stringenti per i modelli più potenti.

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