H&M cade in fondo al paniere a Stoccolma

H&M cade in fondo al paniere a Stoccolma
H&M cade in fondo al paniere a Stoccolma
-

« Il tempo instabile in molti mercati del Gruppo H&M all’inizio di giugno 2024 ha avuto un impatto negativo sulle vendite, ma le vendite si sono riprese quando il tempo si è normalizzato alla fine del mese. » Durante la presentazione dei risultati del primo semestre, terminato il 31 maggio, il colosso svedese del fast fashion ha ammesso l’ovvio. Con un fatturato in calo del 6% (in valute locali) a giugno, H&M ha sofferto le cattive condizioni meteorologiche, con la pioggia continua che ha dissuaso i clienti dal recarsi in negozio per rifare il guardaroba. Prima conseguenza, le scorte si sono accumulate. Seconda conseguenza, i ribassi saranno maggiori nel terzo trimestre. Terza conseguenza, sommata a una base di costi più elevata e a un effetto tasso di cambio negativo, questi saldi rendono più difficile il raggiungimento degli obiettivi annuali. Il mercato azionario lo capisce bene. Le azioni H&M, quotate a Stoccolma, sono crollate del 13,9%, a 167 corone svedesi, nelle prime negoziazioni di giovedì.

Confronto difficile

Oltre alle prospettive, il gruppo svedese soffre il confronto con il suo rivale di lunga data, la spagnola Inditex, le cui vendite sugli scaffali e su Internet sono aumentate del 12% (a cambi costanti) tra il 1° maggio e il 3 giugno. Ha inoltre risentito dell’annuncio di un utile operativo inferiore alle aspettative per il primo trimestre. L’indicatore si è attestato a 7,1 miliardi di corone (628,3 milioni di euro), rispetto ai 7,4 miliardi previsti dal consensus. Anche il margine operativo, pari all’11,9%, calcolato su un fatturato di 59,6 miliardi di corone, in crescita del 3%, è inferiore alle stime del mercato.

Il nuovo CEO Daniel Erver, entrato in carica alla fine di gennaio in seguito alle dimissioni a sorpresa di Helena Helmersson, è sotto pressione per accelerare la ripresa di H&M. E questo in un contesto in cui la concorrenza si sta intensificando con l’arrivo di nuovi giocatori ultra aggressivi come i cinesi Temu o Shein. Il manager ha anche riconosciuto che l’obiettivo di un margine operativo del 10% per l’intero anno finanziario resta rilevante, ma sta diventando sempre più difficile da raggiungere. “ La condizione più importante per raggiungerlo è che la crescita delle vendite si rafforzi ulteriormente nella seconda metà dell’anno. » Per questo, il tempo deve essere bello.

-

PREV L’innovazione al centro della Mostra-Forum Internazionale dell’Industria delle Materie Plastiche
NEXT In Svezia: 10 centesimi al m², gli acquirenti si riversano in questa piccola città