Il Belgio è in cattive condizioni per gli anni a venire

Il Belgio è in cattive condizioni per gli anni a venire
Il Belgio è in cattive condizioni per gli anni a venire
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Il Belgio è in ritardo rispetto ai suoi vicini europei

Tra i paesi membri dell’UE, il Belgio è un cattivo studente. Il disavanzo pubblico del nostro Paese, già significativo al 4,6% del PIL nel 2024 dopo il 4,2% nel 2023, aumenterebbe ulteriormente fino al 4,9% del PIL nel 2025 e addirittura al 5,3% del PIL nel 2026.

Il Belgio va controcorrente rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’UE”.deplora Eric Dor, direttore degli studi economici presso la IESEG School of Management, Parigi e Lille, sottolineando un forte deterioramento delle finanze pubbliche del Belgio.”

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Infatti, nel 2025 e nel 2026, il deficit pubblico del Belgio, in percentuale del PIL, supererebbe quello di tutti gli altri paesi della zona euro, ad eccezione della Francia. Perché il deficit pubblico della Francia dovrebbe infatti essere del 5,3% nel 2025 e del 5,4% nel 2026. Nel 2025, invece, il deficit pubblico, in percentuale del Pil, sarebbe limitato allo 0,8% in Lussemburgo, all’1,9% nel 2025 Paesi Bassi, 2% in Germania e 2,6% in Spagna. Il Portogallo avrebbe addirittura un surplus di bilancio pari allo 0,4% del PIL.

Queste proiezioni si basano su una politica invariata e danno quindi la misura dell’enorme sforzo che dovrà essere compiuto dal prossimo governo per uscire da questa tendenza molto preoccupante e consolidare le finanze pubbliche.analizza Eric Dor. Prima di aggiungerlo “Questo sforzo è necessario per conformarsi agli standard europei perché il Belgio è sottoposto a una procedura per disavanzo eccessivo”.

È un dato di fatto, le proiezioni dell’UE mostrano che senza un drastico cambiamento nella politica di bilancio, il Belgio violerebbe i suoi obblighi ai sensi del patto di stabilità riformato. “Ma soprattutto, il risanamento delle finanze pubbliche è una necessità assoluta per liberare nuovamente i mezzi per affrontare tutte le sfide che il Paese si trova ad affrontare, compresi gli investimenti per la transizione ecologica che sono un obbligo. conclude Eric Dor.

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