Pubblicato il 18 giugno 2024 alle 11:00.
Dopo Glencore e Vitol, è la volta di Trafigura a essere scossa in un caso di manipolazione del mercato energetico negli Stati Uniti. Il gruppo di Ginevra ha accettato di pagare 55 milioni di dollari per porre fine a un caso della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti in cui si accusava di aver manipolato un benchmark di olio combustibile e di aver impedito ai dipendenti di collaborare con le autorità di regolamentazione.
Si tratta anche del terzo caso che ha colpito il colosso svizzero delle materie prime negli ultimi sei mesi. L’azienda è stata accusata lo scorso dicembre di corruzione in Angola dai tribunali svizzeri e si è dichiarata colpevole a marzo davanti ai tribunali americani in un caso di corruzione in Brasile.
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