Alicher Ousmanov, miliardario russo vicino a Vladimir Putin, sporge denuncia contro UBS

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L’edificio dell’UBS a Francoforte. — © ANDRE DOLORE / KEYSTONE

L’avvocato di Alisher Ousmanov ritiene che la banca “ha violato il suo obbligo di riservatezza”, i “diritti personali” del suo cliente e “il contratto bancario” condividendo queste informazioni. Si afferma inoltre che le “affermazioni fuorvianti” della banca hanno portato all’apertura di un’indagine e all’estensione delle sanzioni dell’Unione Europea, che “hanno causato perdite finanziarie ed enormi danni alla reputazione” ad Alisher Usmanov.

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Ricerche clamorose

Alicher Ousmanov, che si è arricchito con l’acquisizione di miniere e fabbriche metallurgiche, è uno delle decine di miliardari russi colpiti dalle sanzioni occidentali dall’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo nel febbraio 2022. In Germania è stata aperta un’indagine contro di lui per denaro riciclaggio ed evasione fiscale. Nell’ambito di queste indagini alla fine del 2022 sono state perquisite le sedi di UBS nel Paese. Anche molte delle sue proprietà, soprattutto in Baviera, furono oggetto di perquisizioni.

Il più clamoroso è stato il sequestro, nel 2022, del “Dilbar”, lo yacht più grande del mondo, stimato in circa 600 milioni di dollari dalla rivista Forbes, la cui proprietà è attribuita ad Alisher Ousmanov, cosa che lui contesta. Il miliardario è anche sospettato di aver fatto monitorare i suoi beni immobiliari da una società di sicurezza privata, nonostante fossero inclusi nell’elenco delle sanzioni, imponendo il congelamento dei beni.

Lo yacht Dilbar, lungo 156 metri. — © Peter Seyfferth, tramite www.imago-images.de / imago images / Peter Seyfferth

UBS non commenta

Interrogata dall’agenzia Reuters, che ha rivelato la vicenda, la banca delle tre chiavi ha rifiutato ogni commento. Inoltre non ha risposto alle richieste dell’agenzia AWP.

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