I pensionati con redditi inferiori a questi nuovi massimali non dovranno più pagare l’imposta sulla proprietà a ottobre

I pensionati con redditi inferiori a questi nuovi massimali non dovranno più pagare l’imposta sulla proprietà a ottobre
I pensionati con redditi inferiori a questi nuovi massimali non dovranno più pagare l’imposta sulla proprietà a ottobre
-

Il peso della tassazione non grava solo sulle imposte sul reddito. Anche le tasse locali gravano sui bilanci delle famiglie. E soprattutto l’imposta fondiaria, il cui ammontare è esploso da diversi anni. Fatta eccezione per alcuni proprietari esenti, molti dei quali sono pensionati di età pari o superiore a 65 anni.

Ricordiamo innanzitutto l’ovvio: l’imposta sulla proprietà è dovuta da tutti coloro che possiedono beni immobili, qualunque sia la natura di tale proprietà, sia che si tratti di una casa, di un appartamento, di un terreno o di un locale commerciale. Come per l’imposta sull’abitazione, l’amministrazione fiscale tiene conto della situazione al 1° gennaio dell’anno fiscale. Ricordiamo inoltre che l’importo dell’imposta fondiaria dipende dalla qualità dell’immobile, e in particolare dalla sua superficie, dalle sue attrezzature, ecc. È ovvio che una grande casa con piscina verrà tassata più di un monolocale in città.

I contribuenti riceveranno la notifica dell’imposta sulla proprietà alla fine dell’estate. Tuttavia, alcuni proprietari potrebbero beneficiare di uno sgravio nel 2024 o addirittura di un’esenzione totale. Prima categoria interessata: titolari di Aspa (assegno di solidarietà per anziani) o assegno integrativo di invalidità, indipendentemente dall’importo del loro reddito.

Anche le persone di età superiore ai 75 anni possono beneficiare di un’esenzione dall’imposta sugli immobili, ma solo se il reddito fiscale di riferimento non supera determinati massimali. E, subordinatamente al rispetto di questi stessi massimali, i titolari di età compresa tra 65 e 75 anni hanno diritto ad una (modesta) riduzione di 100 euro. Con una precisazione importante: nelle coppie il requisito dell’età può essere soddisfatto solo da uno dei coniugi.

Tali massimali tengono naturalmente conto della composizione della famiglia fiscale e più precisamente del numero di quote di quoziente familiare. Per essere esenti dall’imposta sugli immobili nel 2024, il reddito fiscale di riferimento (RFR) per il 2023 calcolato dalla dichiarazione dei redditi inviata questa primavera non deve superare i 12.455 euro per la prima tranche più 3.326 euro per ogni mezza quota aggiuntiva. Una coppia di pensionati potrà quindi beneficiare di una riduzione o di un’esenzione se il suo RFR non supera i 19.107 euro.

Basta aver già presentato la dichiarazione dei redditi questa primavera per sapere se soddisfi o meno questa condizione per le risorse. Una volta inviato questo, è infatti possibile consultare l’avviso della propria situazione di dichiarazione dei redditi, sul quale è indicato il reddito fiscale di riferimento per il 2023. Il contribuente può scaricare questo documento dalla propria area riservata dell’imposta sito dopo aver inviato la dichiarazione dei redditi. Non gli resta quindi che confrontare la sua RFR con la nuova esenzione dall’imposta sulla proprietà o con i massimali di sgravio aggiornati per il 2024.

-

PREV Il colosso delle telecomunicazioni T-Mobile si lancia nel mining di Bitcoin!
NEXT L’intelligenza artificiale può rendere l’agricoltura più efficiente, dicono gli esperti