La propaganda telefonica è una piaga presente nella vita di molti francesi. Il suo divieto è oggetto di una legge, discussa giovedì 14 novembre al Senato.
Chiamate perse, chiamate nascoste, offerta di cambio operatore, assicurazione… Le ricerche telefoniche sono presenti quotidianamente nella vita dei francesi. Secondo UFC-Que Choisir, 7 francesi su 10 si sentono regolarmente colpiti dalle chiamate a freddo. Così, per regolamentare drasticamente questa pratica, Pierre-Jean Verzelen, senatore dell'Aisne, ha presentato un disegno di legge, esaminato giovedì 14 novembre dal Senato.
Una pratica regolamentata
Molto prima della legge, la propaganda telefonica era già nel mirino dello Stato. Già un anno fa la pratica era stata regolamentata per prevenire gli abusi. Ora sono autorizzati solo nei giorni feriali, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 20:00.
Ma poiché queste restrizioni non bastavano a garantire la tranquillità dei francesi, una misura più drastica è stata proposta dal senatore dell'Aisne, Pierre-Jean Verzelen. Quest'ultimo ha presentato il 30 settembre un disegno di legge volto a vietare le vendite telefoniche. L'obiettivo sarebbe quello di evitare campagne telefoniche abusive, che a volte comportano truffe. Questo disegno di legge sarà all'esame del Senato questo giovedì, 14 novembre.
E diversi paesi europei hanno già adottato questo metodo. Come Germania, Regno Unito e Portogallo.
Secondo la proposta dell'eletto, alcune eccezioni potrebbero intervenire nella moderazione delle campagne telefoniche. Ad esempio, se il consumatore “ha esplicitamente acconsentito ad essere contattato registrandosi in una lista di consenso”, oppure quando l'attività di selezione “riguarda la fornitura di giornali, periodici o riviste”.