Solly, la carta di pagamento che facilita le donazioni a favore dei senzatetto

Solly, la carta di pagamento che facilita le donazioni a favore dei senzatetto
Solly, la carta di pagamento che facilita le donazioni a favore dei senzatetto
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Mi dispiace, ma non ho nessun resto! » Più o meno sincera, questa scusa si sente spesso quando si tratta di donaresoldisoldi una persona che mendica presto non potrà più esserlo. Tim Deguette, studente 21enne di Lille, ha appena creato Solly, in riferimento alla solidarietà perché è una carta di pagamento innovativa che smaterializza le donazioni per i senzatetto. E ha lanciato una raccolta fondi KissKissBankBank affinché il suo progetto di solidarietà potesse finalmente vedere la luce.

Dona tramite smartphone in pochi secondi

L’idea è molto semplice e tuttavia terribilmente efficace. La carta di pagamento viene consegnata gratuitamente alle persone senza dimora dalle associazioni partner durante le campagne di saccheggio. Avvicinando il telefono alla carta Solly si apre una pagina web collegata al gattino del beneficiario che permette di effettuare una donazione in pochi secondi. I prelievi di denaro dagli sportelli bancomat sono poi impossibili, ma la persona può, utilizzando un codice PIN e in alcuni negozi, fare acquisti essenziali come cibo, prodotti sanitari, igienici, coprire necessità di alloggio, ma anche abbigliamento e perfino cultura.

Solly, la carta di pagamento che digitalizza le donazioni a favore dei senzatetto. ©Solly

Aiutare i senzatetto

Questa innovazione sociale e solidale risponde a diverse sfide. In primo luogo, aiutare i senzatetto, che in Francia nel 2023 erano 330.000. Una cifra che purtroppo cresce del 10% ogni anno, secondo la Fondazione Abbé Pierre. Poi, per rispondere alla carenza di moneta, al crescente problema della dematerializzazione dei mezzi di pagamento, ma anche alla sfiducia nell’uso che si può fare delle donazioni, in alcolalcol, droghe o altro. Infine, perché con la carta Solly una parte delle commissioni generate da queste donazioni dovrebbe essere destinata al finanziamento di nuove case famiglia, visto che nel 2023 quasi 8.000 persone non sono riuscite a trovarvi posto, tra cui 2.400 minatori.

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