Michel Barnier a favore di una “clausola d'incontro” sul previsto aumento delle tasse

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Il primo ministro si è detto favorevole alla proposta avanzata dal presidente del gruppo di destra Laurent Wauquiez.

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Pubblicato il 12/11/2024 17:48

Tempo di lettura: 2 minuti

type="image/avif">>Il primo ministro Michel Barnier durante le interrogazioni al governo, all'Assemblea nazionale, il 12 novembre 2024. (IAN LANGSDON / AFP)>>
Il primo ministro Michel Barnier durante le interrogazioni al governo, all'Assemblea nazionale, il 12 novembre 2024. (IAN LANGSDON/AFP)

Michel Barnier si è detto favorevole, martedì 12 novembre, a “clausola di incontro” sul previsto aumento dell’imposta sui prezzi dell’energia elettrica. Questa soluzione consentirebbe di modularlo e di restare nell'obiettivo di una riduzione complessiva del 9% dei prezzi regolamentati a partire dal 1° febbraio. Lo ha affermato il Primo Ministro davanti all'Assemblea Nazionale, dopo un'interrogazione sul tema del presidente del gruppo di destra repubblicana, Laurent Wauquiez.

Il governo intende, nel disegno di legge di bilancio 2025 che sta per essere esaminato nella sua prima versione al Senato, tassare l'energia elettrica a un livello più elevato rispetto al periodo precedente la crisi energetica, sperando di ottenere 3 miliardi di euro che contribuirebbero a colmare il deficit. Questa misura è stata respinta dalla legge finanziaria da una coalizione di opposizioni e voci di LR, che hanno citato il rischio per le bollette degli utenti e la mancanza di spazio di manovra lasciato al Parlamento per controllare l'aumento deciso.

Nella sua copia della legge finanziaria, il governo ha promesso una riduzione del 9% della bolletta elettrica “L’80% dei francesi”. Si terrà conto sia del calo dei prezzi all’ingrosso sul mercato elettrico sia dell’aumento dell’imposta sull’elettricità (accisa), per tornare alla situazione prima dello scudo tariffario.

Il governo spiega che attende di saperne di più sull'entità del calo dei prezzi di mercato per determinare l'entità dell'aumento delle tasse. “Io sostengo il fatto che possa esserci questa variabilità che si propone anche di poter tenere conto dei prezzi di mercato esattamente al 1° gennaio”ha spiegato la ministra dell'Energia Olga Givernet a BFM Business. La riduzione del 9% prevista per il 1° febbraio riguarda gli abbonati alla tariffa elettrica regolamentata o indicizzata a tale tariffa, ovvero il 76% delle famiglie, secondo la commissione per la regolamentazione dell'energia.

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