Obiettivo raggiunto per il controllo delle misure a sostegno della libera circolazione – rts.ch

Obiettivo raggiunto per il controllo delle misure a sostegno della libera circolazione – rts.ch
Obiettivo raggiunto per il controllo delle misure a sostegno della libera circolazione – rts.ch
-

L’obiettivo minimo di controllare le misure a sostegno della libera circolazione delle persone è stato nuovamente raggiunto, ha osservato lunedì il Seco. I tassi di sottoofferta osservati tra i datori di lavoro svizzeri sono rimasti stabili. I sindacati, però, chiedono un rafforzamento della tutela salariale.

Nel 2023, dopo 20 anni di misure di sostegno, gli organi di controllo hanno monitorato le condizioni salariali e lavorative di 158.848 persone che lavorano in 36.587 aziende diverse. Si tratta di un leggero calo del 2% delle imprese rispetto all’anno precedente, ha scritto lunedì la Segreteria di Stato dell’economia. in un comunicato stampa a margine di una conferenza stampa di presentazione della relazione annuale sulle misure di sostegno.

Nel corso dell’anno sono stati controllati il ​​7% dei datori di lavoro svizzeri, il 26% dei lavoratori distaccati e il 31% dei prestatori di servizi indipendenti. L’obiettivo dei 35.000 controlli previsto dall’ordinanza sul distacco dei lavoratori è stato raggiunto.

Sottoofferta

Nei rami coperti da contratto collettivo di lavoro esteso (CCT), i comitati paritetici hanno rilevato che il tasso di infrazione relativo ai lavoratori distaccati ammonta al 23% (rispetto al 17% nel 2022). Per quanto riguarda le filiali senza salario minimo obbligatorio, le Commissioni tripartite cantonali (CT) hanno constatato una sottoquotazione salariale nel 21% delle aziende controllate (16%).

Tra i datori di lavoro svizzeri il tasso di sottoofferta salariale rilevato dalle TC cantonali è rimasto stabile all’11%. Per quanto riguarda i fornitori di servizi indipendenti dell’area UE/AELS, nel complesso delle filiali, il 6% dei 4.718 controlli effettuati ha fatto sospettare un’indipendenza fittizia (rispetto al 7% dei 4.605 controlli nel 2022).

Sebbene consentano confronti da un anno all’altro, questi tassi di sottoofferta e di violazione del salario minimo non sono tuttavia rappresentativi della situazione generale del mercato del lavoro e devono essere interpretati tenendo conto del contesto. Gli organi esecutivi applicano infatti una strategia basata sul rischio nella loro attività di controllo, precisa il Seco.

Lacune nell’attuazione

Nel 2023 sono state aperte 1.628 procedure di conciliazione per ribasso delle offerte rispetto alle condizioni di lavoro e salariali abituali. Il numero di quelli chiusi con successo è leggermente inferiore a quello dell’anno precedente, ovvero l’81% (87% nel 2022) per quelli che lavorano con aziende che distaccano lavoratori e il 54% (57%) per aziende svizzere.

Anche se le misure di accompagnamento sono «un successo indiscusso», permangono tuttavia notevoli lacune e problemi di attuazione, afferma Travail.Suisse. Dopo 20 anni e vista l’evoluzione degli ultimi anni con un cambiamento strutturale nell’immigrazione che permette ai datori di lavoro di aggirare parzialmente la protezione salariale, quest’ultima deve essere rafforzata, chiede il sindacato in un comunicato stampa.

ats/asch

-

PREV Alain Afflelou festeggia 20 anni di presenza in Spagna
NEXT Laprophan acquisisce Botanic Pharma