Mercato: 3° record intraday assoluto per gli indici USA

Mercato: 3° record intraday assoluto per gli indici USA
Mercato: 3° record intraday assoluto per gli indici USA
-

Questa sessione di Wall Street è rimasta uno strano paradosso fino alle 19:54 circa (ora di Parigi) USA: gli indici hanno continuato il loro rally rialzista con il 3° record assoluto intraday consecutivo sull’S&P500 a 5.370 e poi sul Nasdaq-100 a 19.135.

Il Nasdaq-100 ha chiuso in ribasso del -0,1% (proprio come lo ‘S&P’) esattamente a 19.000, per il simbolo.
E mentre Wall Street esplorava nuovi territori inesplorati, i mercati obbligazionari continuavano inesorabilmente ad ampliare le loro perdite dopo la pubblicazione del ‘NFP’… e solo verso le 20:00 gli investitori si resero conto che questo poteva rappresentare un problema.

I T-Bond hanno iniziato il loro crollo dopo la pubblicazione di cifre inaspettatamente forti con la creazione di 100.000 posti di lavoro in più rispetto ai 172.000 previsti.

I T-Bond hanno cancellato in una sola seduta il 70% dei loro guadagni dall’inizio della settimana: +16 punti al 4,438% (rispetto al 4,50% di venerdì scorso).

I ‘2 anni’ sono saliti di +17 punti al 4,89% e i ’30 anni’ di +12 punti al 4,555%.

Secondo il Dipartimento del Lavoro, l’economia americana ha generato +272.000 posti di lavoro non agricoli nel mese di maggio, mentre la creazione di posti di lavoro non agricoli nei due mesi precedenti è stata solo leggermente rivista al ribasso, da 315.000 a 310.000 per marzo e da 175.000 a 165.000 per aprile, per un saldo totale di -15.000 per questi due mesi.

Il tasso di disoccupazione è aumentato di 0,1 punti al 4%, dove gli economisti si aspettavano una stabilità al 3,9%, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 62,5% (NB: il tasso di disoccupazione è inferiore al 4% ormai da più di due anni, una cosa senza precedenti dagli anni ’50).

L’altro segnale negativo è che il reddito orario medio è aumentato ad un tasso annuo del 4,1% anziché del 3,9%.

Sarà complicato per la FED adottare un tono abbastanza accomodante per il FOMC della prossima settimana… e il consenso su un taglio dei tassi a settembre crolla improvvisamente dal 71% al 50%.

L’inversione di tendenza a Wall Street rimane di entità molto modesta e il rapporto rialzi/cadute è stato abbastanza equilibrato: i principali contributori al ribasso dell’S&P500 sono stati i ‘difensivi’ come Biogen -2,8%, Moderna -2,4% , United Health -2,2% poi Alphabet -1,4%, AT&T -1,1%.
Il settore dei costruttori di case individuali ha chiuso in fondo con un calo medio del -2% (Pulte Group e DR Horton al -2,5%, Beazer Homes e Lennar al -1,4%).

Tra gli aumenti più marcati: Crowdstrike +2,5%, Palo Alto +2%, Adobe +1,6%, Apple +1,2%, Intel +1%.

Copyright (c) 2024 CercleFinance.com. Tutti i diritti riservati.

-

PREV “Gli Stati Uniti non hanno il monopolio della finanza” (Antoine Flamarion e Mathieu Chabran, fondatori di Tikehau Capital)
NEXT Una serata da Au P’tit Chez soi per spegnere la prima candelina