La recente adozione di un emendamento alla legge finanziaria 2025 potrebbe dare nuova vita a una vecchia promessa: la garanzia universale d'affitto. Questa misura, che prevede di risarcire i proprietari in caso di affitto non pagato, potrebbe essere finanziata con una tassa sui redditi da locazione.
Una garanzia di pagamento per i proprietari
Proposto dalla deputata Danielle Simonnet, questo emendamento prevede la creazione di un sistema pubblico di garanzia degli affitti. In pratica, ciò significherebbe che i proprietari potrebbero essere risarciti se i loro inquilini non pagano l’affitto, riducendo così il rischio di sfratto. I donatori contribuirebbero a questo fondo attraverso un contributo stimato tra 2 e 2,5 % del loro reddito da locazione, importo che potrebbe tuttavia incidere in alcuni casi.
Un progetto parte di una vecchia iniziativa
L’idea della garanzia universale dell’affitto (GUL) non è nuova. Là loi Groove del 2014 sotto la presidenza di François Hollande aveva previsto un simile sistema, ma l’assenza di un decreto attuativo ne aveva bloccato l’attuazione. Prevista per le locazioni di abitazione principale a partire dal 2016, questa garanzia doveva essere amministrata da un'agenzia dedicata, mai creata. Questo rilancio del progetto risponde alla forte domanda della sinistra, che vede nella GUL una soluzione per garantire la sicurezza degli alloggi in Francia.
Una dotazione di bilancio sostanziosa
L'emendamento recentemente votato propone uno stanziamento di bilancio ragguardevole 994 milioni di euro per finanziare questo programma. L'inserimento di questa misura nella legge finanziaria finale dipenderà però da successive deliberazioni e dalla pubblicazione di un decreto governativo.
Con l’aggravarsi della crisi immobiliare, questo progetto di garanzia universale potrebbe diventare realtà? Resta da vedere se questa iniziativa sarà effettivamente integrata nella futura legislazione e se seguiranno i mezzi finanziari e amministrativi per rendere questa tutela una realtà per proprietari e inquilini.