Quasi un terzo dei francesi aveva freddo in casa lo scorso inverno

Quasi un terzo dei francesi aveva freddo in casa lo scorso inverno
Quasi un terzo dei francesi aveva freddo in casa lo scorso inverno
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L’importo delle bollette ha spinto le famiglie a limitare il riscaldamento delle proprie case. Il consumo energetico rappresenta una preoccupazione per l’85% delle famiglie.

Nel 2024, un terzo dei francesi avrà sofferto il freddo in casa. Si tratta del doppio rispetto al 2020. Secondo il Mediatore energetico, è l'importo delle bollette che spinge le famiglie a limitare il riscaldamento delle proprie case. A una settimana dalla Giornata nazionale contro la povertà energetica, il 12 novembre, lo ricorda il Mediatore “la povertà energetica è ancora elevata” ma nota che lei “è un po’ meno presente nella mente delle persone” delle persone che vivono nelle 2.007 famiglie intervistate a settembre.

Nel 2024, il consumo energetico preoccupava l'85% delle famiglie, rispetto all'89% nel 2023. Ma negli atti, il 75% delle famiglie dichiara di aver limitato il riscaldamento per evitare bollette troppo alte, una percentuale che rimane significativa anche se è in calo dopo cinque anni consecutivi di forte crescita. E per il 28% dei consumatori, le bollette energetiche erano così alte che facevano fatica a pagarle. In caso di bollette non pagate, una famiglia rischia il taglio della corrente del proprio fornitore o la riduzione della potenza elettrica della propria abitazione se è beneficiaria dell'assegno energetico o se il suo fornitore ha deciso di non effettuare più tagli.

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Calo dei tagli energetici, ma aumento delle riduzioni di potenza

Il numero degli interventi per bollette non pagate ha superato il milione nel 2023, secondo il Mediatore energetico: 265.000 tagli di luce e gas, in calo del 18% in un anno, ma le riduzioni di energia elettrica sono aumentate del 15%, a 736.000. Lo raccomanda Frédérique Feriaud, direttore generale dei servizi del mediatore energetico nazionale “il divieto assoluto di interruzioni di corrente in caso di bollette non pagate”. “L’elettricità è un prodotto essenziale eppure, a volte, abbiamo la sensazione che nella pratica non sia considerata tale”poiché per l'acqua, ad esempio, i tagli all'acqua per fatture non pagate sono vietati, continua. Crede che sia necessario “un servizio minimo di potenza ridotta per far funzionare gli elettrodomestici essenziali, come il frigorifero o un telefono per chiamare i servizi sociali”.

Inoltre, tra il 30% delle famiglie che dichiarano di aver sofferto il freddo nel 2024, il 32% identifica come causa lo scarso isolamento della propria abitazione. Per ridurre il consumo energetico, il 29% delle famiglie sta prendendo in considerazione lavori di isolamento, in meno rispetto al 2023 (32%). La ragione finanziaria resta la ragione principale (88% dei casi) per cambiare comportamento nella spesa energetica, prima delle ragioni ecologiche, addotte dal 44% delle famiglie che hanno adattato le proprie pratiche (questi due motivi possono essere combinati).

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