Pubblicato il 1 novembre 2024 alle 20:45 / Modificato il 1 novembre 2024 alle 20:47
Mentre PrimeEnergy ha proposto venerdì ad alcuni investitori di rinviare di due anni il rimborso delle loro obbligazioni (leggi a lato), diverse centinaia di piccoli risparmiatori temono di perdere tutto nel probabile fallimento del gruppo di Basilea, presente anche a Ginevra. “Avevamo messo da parte questi soldi per contribuire a finanziare l’istruzione dei nostri quattro nipoti; non potremo più farlo”, ci ha spiegato un risparmiatore. Commossa, ammette di aver investito lei stessa una somma limitata (la scommessa minima era di 10.000 franchi), “ma mio marito molto di più, non so perché abbiamo investito così tanto”, si chiede, senza voler specificare le somme in questione.
Specializzata nel fotovoltaico, PrimeEnergy Cleantech gestisce più di 80 centrali elettriche installate sui tetti in Svizzera e nel resto d’Europa, secondo i suoi prospetti. La società ha preso prestiti principalmente da privati, tramite obbligazioni. Ma i grandi prestiti concessi al suo principale azionista negli ultimi anni non sono stati ripagati, creando tali problemi di liquidità che la società ha avvertito il 18 ottobre che non aveva altra scelta che andare in bancarotta. Sarebbero in pericolo circa 100 milioni, secondo il collettivo che riunisce i risparmiatori. A Basilea Campagna è stata sporta denuncia penale.
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