una piaga silenziosa ma non irreversibile

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una piaga silenziosa ma non irreversibile
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L’impronta ecologica degli smartphone: un ciclo di vita inquinante

Dalla sua produzione fino al suo ultimo utilizzo, il ciclo di vita di uno smartphone ha un’impronta ecologica significativa.

Manifattura: estrazione e trasformazione di risorse preziose

La produzione di uno smartphone comporta l’estrazione di minerali rari e preziosi come il coltan, il litio e le terre rare. Questa estrazione avviene spesso in condizioni di lavoro deplorevoli e in regioni fragili dal punto di vista ambientale. Questi processi di estrazione generano inquinanti atmosferici e acquatici, che contribuiscono al degrado dell’ecosistema e alla contaminazione del suolo. Per darvi un’idea più concreta, l’estrazione di una tonnellata di coltan richiede 120.000 litri di acqua e produce 14 tonnellate di rifiuti, secondo lo studio e-Recycle.

Trasporti: un’impronta di carbonio globale

I componenti degli smartphone provengono spesso da diverse parti del mondo, richiedendo trasporti internazionali che contribuiscono alle emissioni di gas serra, con un impatto significativo sul cambiamento climatico. In media, il trasporto di uno smartphone, dalla sua produzione all’utente finale, genera in media 100 kg di CO2, sempre secondo e-Recycle.

Utilizzo: un enorme consumatore di energia

Nell’uso quotidiano, gli smartphone consumano energia per alimentare lo schermo, i processori e le connessioni di rete. Questo consumo energetico proviene principalmente da fonti fossili; un altro vettore di inquinamento atmosferico e di emissioni di gas serra. A questo proposito, lo studio e-recycle rivela che uno smartphone consuma in media 50 watt di energia all’ora, l’equivalente di una lampadina convenzionale.

La complessa sfida del riciclo a fine vita

La maggior parte degli smartphone finisce nelle discariche o negli inceneritori, rilasciando sostanze tossiche nell’ambiente e inquinando il suolo e le falde acquifere. Va detto che riciclare questi dispositivi è complesso e spesso inefficiente a causa della presenza di materiali diversi e della difficoltà di separarli. Secondo e-recycle, solo il 10% degli smartphone a fine vita viene riciclato in tutto il mondo.

Obsolescenza programmata e rifiuti elettronici

Gli smartphone hanno una durata di vita relativamente breve e i produttori invitano i consumatori a sostituirli regolarmente. Questa obsolescenza programmata genera un flusso massiccio di rifiuti elettronici, la maggior parte dei quali non viene adeguatamente riciclata. Questi rifiuti elettronici contengono sostanze tossiche che possono contaminare il suolo e l’acqua, mettendo a rischio la salute umana e l’ambiente.

Verso un uso più responsabile degli smartphone: soluzioni e alternative

Ma questo quadro oscuro non è irreversibile. Per invertire questa tendenza sono possibili diverse soluzioni e alternative praticabili.

Allungare la vita degli smartphone

Adottare pratiche per allungare la vita degli smartphone, come l’utilizzo di custodie protettive, la regolare manutenzione e la riparazione in caso di guasto, aiuta a ridurre la frequenza delle sostituzioni, e quindi l’impatto ambientale.
Alcune iniziative mirano anche a incoraggiare i produttori a progettare smartphone più durevoli e facili da riparare.

Scegliere smartphone eco-responsabili

Quando acquisti un nuovo smartphone, scegli modelli realizzati con materiali riciclati e prodotti in condizioni rispettose dell’ambiente. Sempre più marchi offrono smartphone eco-responsabili certificati da etichette come Fairphone o Ecolabel.
Queste etichette garantiscono un utilizzo minimo di materie prime vergini, una migliore tracciabilità dei minerali e condizioni di lavoro dignitose negli impianti di produzione.

Adottare abitudini di consumo ragionate

Limitare l’uso eccessivo degli smartphone, privilegiare le chiamate vocali rispetto ai messaggi scritti e disattivare le notifiche non necessarie aiuta a ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale. È anche importante disconnettersi regolarmente e fare delle pause per evitare di fare eccessivo affidamento su questi dispositivi.
Secondo un recente studio condotto dall’Università di Göteborg, ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo di una sola ora potrebbe far risparmiare fino a 76 kg di CO2 all’anno, l’equivalente di un viaggio di andata e ritorno in aereo transatlantico.

e-Recycle: un attore impegnato nella transizione ecologica

e-Riciclo, lo specialista francese nel ricondizionamento degli smartphone, è attivamente impegnata nella lotta contro l’impatto ambientale degli smartphone. L’azienda offre una gamma di smartphone ricondizionati di alta qualità, offrendo ai consumatori un’alternativa sostenibile ai nuovi dispositivi.
e-Recycle implementa inoltre pratiche eco-responsabili nei propri processi di ricondizionamento, riducendo il consumo di energia e acqua e utilizzando materiali riciclati. L’azienda educa inoltre i propri clienti sull’importanza del riciclaggio degli smartphone e offre soluzioni per la raccolta e il riciclaggio dei dispositivi usati.

Insomma, l’impatto ambientale degli smartphone è un problema reale e crescente che richiede consapevolezza collettiva e azioni concrete. Adottando pratiche più sostenibili e supportando aziende impegnate come e-Recycle, possiamo contribuire a ridurre la nostra impronta ecologica e preservare l’ambiente per le generazioni future.

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