“Bisogna contestualizzare di più”: i fornitori di energia scontenti della comunicazione di Creg

“Bisogna contestualizzare di più”: i fornitori di energia scontenti della comunicazione di Creg
“Bisogna contestualizzare di più”: i fornitori di energia scontenti della comunicazione di Creg
-

La Febeg, la federazione che riunisce i principali fornitori di energia, è scontenta dell’ultima comunicazione del regolatore federale dell’energia relativa ai prezzi del gas e dell’elettricità in Belgio. Febeg esprime dubbi sulle cifre presentate e menziona la mancanza di sfumature.

Creg ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione volta a invogliare i consumatori a utilizzare il suo “Creg Scan”, uno strumento che permette loro di verificare se il loro contratto attuale rimane vantaggioso rispetto alle ultime offerte sul mercato. Secondo recenti calcoli dell’autorità di regolamentazione, 1,2 milioni di famiglie belghe pagano più di 1.000 euro all’anno per l’elettricità e il gas.

Leggi anche
Energia: i prezzi in Belgio restano più bassi che nei paesi vicini

Più contesto

Dal lato dei fornitori, esprimiamo dubbi sulla metodologia utilizzata da Creg, in particolare ritenendo che stiamo confrontando “mele e pere”.

Un contratto energetico non è solo un prezzo, afferma Febeg. Un consumatore vorrà la sicurezza di un contratto fisso mentre un altro preferirà una formula con prezzo variabile. “Bisogna contestualizzare di più. Dobbiamo accettare che il mercato è diventato più complesso di prima”, sottolinea Marc Van den Bosch, direttore di Febeg, per il quale questa diversità non viene presa in considerazione nella comunicazione di Creg.

Leggi anche
“Perché la riforma della tariffa energetica sociale per il BIM non viene ancora applicata? »

Indennità di fine rapporto

Mentre Creg sostiene l’idea di integrare nella fattura un codice QR che consentirebbe al consumatore di accedere direttamente al tariffario applicabile, cosa che faciliterebbe ulteriormente il confronto con le tariffe di mercato, Febeg non è favorevole, perché i fornitori di energia utilizzano già il QR codici per altri scopi, compresi il pagamento delle fatture.

Febeg coglie l’occasione per ribadire la richiesta di reintroduzione dell’indennità di fine rapporto, argomentando che, per i contratti a tempo determinato, il rischio legato al prezzo grava interamente sul fornitore. Ciò è mantenuto per tutta la durata del contratto mentre il consumatore è libero di cambiare fornitore in qualsiasi momento. Il premio di rischio su un contratto a tempo determinato è quindi più elevato.

-

NEXT Bandi da non perdere a giugno 2024