“Siamo stati costretti a correre dei rischi”: Citroën richiama urgentemente 181.000 auto, gli autisti sono arrabbiati

“Siamo stati costretti a correre dei rischi”: Citroën richiama urgentemente 181.000 auto, gli autisti sono arrabbiati
“Siamo stati costretti a correre dei rischi”: Citroën richiama urgentemente 181.000 auto, gli autisti sono arrabbiati
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Si tratta di un richiamo di prodotto di una portata raramente vista.

Citroën ha inviato lettere raccomandate a 181.000 clienti chiedendo loro di “smettere immediatamente di guidare” il loro veicolo.

In questione: airbag affetti da “un difetto potenzialmente fatale”.

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L’1 p.m.

“Citroën ti chiede di smettere immediatamente di guidare il tuo veicolo” a causa degli airbag che potrebbero “causare lesioni gravi o mortali”si legge nella lettera raccomandata inviata recentemente da Citroën agli oltre 181.000 possessori di C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019. “Il propellente contenuto negli airbag conducente e passeggero può deteriorarsi nel tempo. In caso di incidente potrebbe rompersi con troppa forza, ferendo gli occupanti del veicolo”ha spiegato dal canto suo, il 3 maggio, il sito governativo RappelConso.

Gli autisti interessati non decollano. “Non è molto rassicuranteeufemismo per esempio, al microfono di TF1, nel telegiornale delle 13 per vedere nel video in apertura di questo articolo, Dimitri Moulins, proprietario di un C3 richiamato. Guidiamo l’auto ogni giorno. E lì ci diciamo che ci hanno fatto correre dei rischi per mesi. Soprattutto perché, quando indaghiamo, vediamo che questo problema dell’airbag Takata è noto da tempo. Citroën ha quindi preso tempo per reagire.”

Problema: non è possibile contattare il servizio clienti di Takata, il produttore giapponese di questo airbag contenente sostanze chimiche pericolose. E per una buona ragione: la società ha dichiarato fallimento nel 2017. “Tutti i veicoli interessati da questa campagna di richiamo verranno riportati in officina per sostituire gli airbag conducente e passeggero”, spiega Ari Afonso, assistente post-vendita Citroën. Sostituzione da effettuare presso il vostro concessionario.

“Ogni cliente che riceve la lettera dovrà chiamare il numero indicato per fissare un appuntamento. Il call center qualificherà il veicolo del cliente e gli proporrà una riparazione all’interno della rete Citroën, oltre ad una soluzione di mobilità, gratuitamente in base alle sue esigenze”precisa da parte sua Stéphane Cesareo, direttore della comunicazione del produttore.

Numerose testimonianze sui social network, però, indicano che la realtà si discosta da questa teoria. “Il numero verde istituito ci promette che i concessionari devono darci un veicolo di cortesia o 40 euro al giorno se non hanno veicolo! Ma i concessionari non hanno più veicoli e si rifiutano di risarcire le persone che hanno l’auto immobilizzata”, prende d’assalto tra gli altri un utente Internet. Da parte sua, la dirigenza Citroën riconosce alcuni malfunzionamenti, ma assicura che sarà fatto tutto per supportare i proprietari interessati.


Hamza HIZZIR | TF1 riporta Elsa Assalit, Nicolas Forestier

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