Montreal | Nessuna sepoltura sul terreno SAQ

Montreal | Nessuna sepoltura sul terreno SAQ
Montreal | Nessuna sepoltura sul terreno SAQ
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I lavori del nuovo centro di distribuzione della Société des alcools du Québec (SAQ) potranno riprendere dopo che un inventario archeologico non ha rinvenuto ossa umane sul sito.


Pubblicato ieri alle 19:16

Lo ha annunciato giovedì l’azienda statale in un comunicato stampa.

Gli studi effettuati dalla società di consulenza archeologica Arkéos hanno rivelato che non sono state rinvenute sepolture sul terreno situato vicino all’ex ospedale di Saint-Jean-de-Dieu.

Sul sito sono state effettivamente trovate ossa, ma erano più di origine animale. Secondo gli esperti archeologici consultati dall’azienda statale, l’area indagata è stata utilizzata esclusivamente per scopi agricoli, fino alla sua vendita alla SAQ.

Il cantiere è fermo dall’inizio di gennaio, su richiesta del Comitato degli Orfani Istituzionalizzati di Duplessis e Kanien’keha:ka Kahnistensera, un gruppo di attivisti indigeni comunemente chiamati “Madri Mohawk”, che sospettavano la presenza di resti umani sul sito.

Leggi “Tombe sul terreno SAQ? »

I lavori da 300 milioni di dollari previsti per l’espansione del centro riprenderanno la settimana del 13 maggio.

La fine di un dubbio

Il centro di distribuzione e la sede centrale della SAQ si trovano nella zona est della città, vicino al ponte-tunnel Louis-Hippolyte-La Fontaine. I lavori di espansione consentiranno al SAQ di aumentare la propria offerta online fino a raggiungere 20.000 prodotti, accelerare la velocità di esecuzione in magazzino e offrire la consegna entro 24 ore.

In una lettera inviata al SAQ lo scorso gennaio, i due gruppi firmatari sospettavano che il terreno del nuovo centro fosse servito da cimitero informale per i corpi non reclamati dei pazienti deceduti all’ospedale Saint-Jean-de-Dieu.

“Oltre a includere sepolture anonime di bambini, in particolare degli orfani di Duplessis, c’è una forte probabilità che anche bambini indigeni siano stati sepolti nel sito”, hanno suggerito, chiedendo alla SAQ di sospendere i lavori, tempo per mettere “precauzioni di base” a posto.

Oltre agli esperti di archeologia di Arkéos, la SAQ ha chiamato due bioarcheologi esterni all’azienda e uno zooarcheologo, che hanno analizzato le ossa e i frammenti ossei secondo diversi criteri, come il colore e le dimensioni.

Anche se non sono state trovate ossa umane, l’ente statale ha annunciato nel suo comunicato stampa che costruirà uno spazio commemorativo in collaborazione con i due gruppi firmatari, per riconoscere la “parte dolorosa della storia” di cui il campo avrebbe potuto essere teatro.

Secondo la SAQ, il lavoro di inventario archeologico si è svolto interamente alla presenza di osservatori rappresentanti degli orfani istituzionalizzati di Duplessis e delle Madri Mohawk.

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