come i consulenti evadono le tasse

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Stimati in 5.000, questi ingegneri e consulenti indipendenti non pagano né tasse né oneri sociali, sebbene forniscano servizi a grandi aziende, in particolare alle banche. Il loro modus operandi consiste nell’essere pagati tramite intermediari e società ombrello per evitare i loro obblighi fiscali e sociali L’economista che denuncia frodi fiscali su larga scala, stimando le perdite per lo Stato in diverse centinaia di milioni di dirham.

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Le società di intermediazione “svolgono il ruolo di intermediari tra i clienti che cercano competenze informatiche e i consulenti che le possiedono”, precisa la pubblicazione. Quali società di intermediazione “individuano questi consulenti e li collocano presso i propri clienti per missioni a medio o lungo termine a seconda delle esigenze di ciascuna struttura utente, ma senza essere assunti”.

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Il fenomeno assume dimensioni preoccupanti, avverte il quotidiano specializzato, sottolineando che questi consulenti indipendenti costituiscono dal 30 al 70% del personale informatico delle grandi aziende. “Il fenomeno ricorda quello di alcuni dipendenti di fornitori di servizi a cui fu offerto lo status di lavoratore autonomo per pagare un IR all’1% invece del tasso marginale del 38%. Prima che il legislatore si renda conto dell’abuso di questo regime attraverso il falso impiego”.

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