Di Tommaso Martino
pubblicato su
8 maggio 24 alle 8:37
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Questa non era la destinazione prevista. Passeggeri del Boeing dell’Air France, in partenza dall’aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle diretti a Seattle negli Stati Uniti, martedì 7 maggio 2024, sono stati costretti ad effettuare uno stop di emergenza nel grande nord del Canada dove finalmente è atterrato il loro aereo. Un viaggio che non immaginavano quando sono decollati da Parigi alle 10:44 e che, secondo diversi media locali, è stato dovuto al rilevamento di un odore di “bruciato” a bordo.
272 persone a bordo del Boeing dell’Air France
Il Boeing con a bordo 272 passeggeri ed equipaggio è atterrato nella capitale del Nunavut alle 11:41 ora locale, riferisce Radio-Canada. La traiettoria del velivolo, consultabile sul sito specializzato FlightAware, è stata infatti improvvisamente modificata.
Radio-Canada precisa che un altro aereo dell’Air France è stato inviato da Montreal per prelevare passeggeri e personale bloccati a Iqaluit per trasportarli all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York. Sono riusciti a decollare 10 ore dopo l’atterraggio forzato.
A New York, le soluzioni di volo alternativo per Seattle sarebbero state offerte da Air France.
Un portavoce del governo del Nunavut ha riferito che non sono stati segnalati danni o feriti CTNews.
I media canadesi spiegano che l’aeroporto internazionale di Iqaluit è incluso nei piani di volo come aeroporto di diversione per molte compagnie aeree e operatori privati che viaggiano sulle rotte polari tra il Nord America, l’Asia e l’Europa. Sarebbe quindi abbastanza regolarmente teatro di deviazioni di aerei per problemi tecnici o medici.
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