Il pallone anticoncorrenza delle concessionarie d’auto

Il pallone anticoncorrenza delle concessionarie d’auto
Il pallone anticoncorrenza delle concessionarie d’auto
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Durante l’ultimo Salone dell’Automobile, l’Unione Professionale dei Commercianti di Automobili (SPCA) ha chiesto per lettera alle banche locali di non elaborare le pratiche di credito di un concessionario che non era membro del sindacato. Un approccio discutibile al quale interessa l’Autorità garante della concorrenza. Il concessionario interessato, che ritiene di aver subito un danno finanziario, è pronto a portare la questione in tribunale.

L’Unione professionale dei concessionari di automobili, che riunisce i maggiori importatori di fenua, ha organizzato dal 18 al 22 settembre il Salone dell’auto nel parco espositivo di Mamao, il primo in quattro anni. Decine i marchi in mostra, e le tre banche locali che, per l’occasione, evadono eccezionalmente in pochi minuti le pratiche di concessione del credito.

Il giorno prima dell’apertura, le banche locali hanno ricevuto tutte la stessa lettera, firmata dal presidente del sindacato, Lionel Foissac: “ Abbiamo appena notato che un espositore non membro della SPCA (e-Motors) si è installato illegalmente senza la nostra autorizzazione nei parcheggi adiacenti all’ingresso della fiera con l’obiettivo di approfittare dell’evento che stiamo organizzando. organizzandoci per trarre il massimo profitto a nostre spese”, si lamenta. E continua “augurando”, “visti gli importanti investimenti congiunti che abbiamo fatto (…) non elaboriamo le loro pratiche durante il Salone perché ciò andrebbe a discapito dei nostri stessi clienti e della qualità del servizio che tutti noi desideriamo offrire loro. »

Concessionarie auto, un club chiuso?

Alla e-Motors si sostiene che diverse richieste di adesione al sindacato siano state ignorate. La giovane azienda non soddisferebbe i criteri, “ma non ci è stato detto quali siano questi criteri, ad esempio in termini di numero di dipendenti o di fatturato” dice Mike Alezrah di e-Motors. L’azienda sostiene inoltre di aver subito il rifiuto di affittare uno stand alla fiera in quanto il sindacato, sponsor dell’operazione, ha riservato la possibilità di esporre solo ai suoi iscritti. Ma l’installazione dello stand di e-Motors – che durante la fiera offriva cart, moto e scooter elettrici senza licenza – non è “selvaggia”: il suo gestore afferma di aver affittato la sua posizione a G2P, come il Sindacato ha affittato la sua.

Contattato, Lionel Foissac ha minimizzato l’impatto di questa lettera. Tentato un incontro conciliante al Medef, di cui Mike Alezrah ha 2 annie vicepresidente e di cui è membro anche la SPCA. Invano: Steeve Hamblin avrebbe ritenuto che la discussione dovesse svolgersi tra pari, titolari delle concessionarie, e non con i rispettivi amministratori.

Mike Alezrah è certo che almeno un istituto bancario abbia seguito le “istruzioni” e quindi abbia perso le vendite. Si dice pronto a portare il caso in tribunale. Quanto all’Autorità polinesiana garante della concorrenza, la scorsa settimana ha deciso che c’era motivo di indagare: le pressioni esercitate sui partner bancari degli storici concessionari potrebbero costituire un abuso di posizione dominante.

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