“La crescita del Belgio è alimentata dal debito”

“La crescita del Belgio è alimentata dal debito”
Descriptive text here
-

Se confrontiamo la crescita del prodotto interno lordo (PIL) del Belgio con quella dei paesi vicini, vediamo che il Belgio sta andando piuttosto meglio, in particolare della Germania.

L’economia vallone si è ripresa meno rapidamente dalla crisi sanitaria e inflazionistica rispetto al Belgio nel suo insieme

Sostegno al potere d’acquisto

Tuttavia, l’economista Geert Noels non vede questo come un segno di crescita sostenibile. “Una crescita ottenuta grazie al sostegno del potere d’acquisto rafforzato da misure come gli stanziamenti straordinari o la riduzione dell’Iva sull’energia elettrica. ci spiega. E da citare i Paesi Bassi come bravi studenti grazie ai suoi fondi pensione che rappresentano circa il doppio del prodotto interno lordo.

Alla domanda se non ci sia stata una misura sostenibile per la crescita, risponde che è ovvio che ci siano punti positivi come “il livello del potere d’acquisto o il tasso di disoccupazione piuttosto basso. Ma la metà della creazione di posti di lavoro proviene dal settore pubblico. Il che non è così positivo. Vivaldi riteneva che il potere d’acquisto fosse molto più importante della competitività del Paese”. Geert Noels cita come prova la classifica mondiale in termini di competitività in cui il Belgio è uscito dalla top 20 anche se in precedenza figurava nella top 10. “Raccogliamo ma seminiamo meno che in passato”.

Dinamica imprenditoriale meno forte

L’analisi di Geert Noels si unisce a quella della Banca Nazionale che sottolinea, nel suo rapporto 2023, che “la dinamica imprenditoriale è meno forte in Belgio che in altri paesi europei”. Tra i fattori che lo spiegano c’è “un certo eccesso di tutela delle imprese costituite nonché macchinose procedure di liquidazione amministrativa, tali da rallentare non solo l’uscita, ma anche l’ingresso dei progetti imprenditoriali più innovativi e quindi più rischiosi”.

Gli esperti avvertono di una futura crisi immobiliare senza precedenti in Belgio: “Osiamo adottare misure drastiche!”

Anche Jean Hindriks, professore di economia (UCLouvain) e membro fondatore del think tank Itinera, mette in prospettiva la buona prestazione del Belgio in termini di crescita. IL “lato positivo” dell’indicizzazione ha certamente consentito di tutelare il potere d’acquisto e ha portato “resilienza” nei periodi più difficili, proteggendo il Paese dai conflitti sociali. Ma, come Geert Noels, ritiene che questa strategia abbia dei limiti di bilancio. Ricorda che l’indicizzazione degli stipendi dei 950.000 FTE (Full-time Equivalent) nel servizio pubblico così come quella delle pensioni legali “costa molto”. Solo per le pensioni il costo aggiuntivo ammonta a 6 miliardi su un totale di 60 miliardi di euro. “Alla fine abbiamo sostenuto la domanda interna attraverso il debito. Si tratta di spese per consumi senza valore aggiunto per il futuro, a differenza delle spese per investimenti”. Il risultato è un debito che aumenta più velocemente del prodotto interno lordo. “Non possiamo finanziare la crescita dei consumi con il credito”, stima il professore di economia. E da citare come bravo studente la Danimarca che è riuscita a sostenere i consumi del Paese durante la crisi sanitaria senza aumentare il debito. Che resta al livello estremamente basso del 30% del Pil. “Abbiamo esaurito le nostre cartucce. La crescita è alimentata dal debito, mentre il Belgio è uno dei paesi in cui la quota degli investimenti sul Pil è la più bassa. Dovremo trovare altri modi per garantire la crescita”.

È d’accordo con l’opinione della BNB secondo cui bisogna fare uno sforzo sulla produttività del fattore lavoro (calcolata dal livello di PIL prodotto per ora lavorata). Per questo dovremmo ispirarci ai Paesi Bassi, che sono riusciti a creare grappoli per le aziende di intelligenza artificiale grazie ad una tassazione vantaggiosa. In Belgio, “tassiamo male”, nota, alludendo alla riforma del diritto d’autore che colpisce gli informatici e gli sviluppatori del settore strategico dell’intelligenza artificiale. Questa tassazione scarsamente mirata si aggiunge alla mancanza di riforme coraggiose. “C’è un po’ di dilettantismo e molta inerzia”riassume.

-

PREV Da guardare: BRP, software Constellation e Google
NEXT Amazzonia | I magazzinieri affermano di avere difficoltà a nutrirsi e ad alloggiare