l’EPR di Flamanville finalmente pronto

l’EPR di Flamanville finalmente pronto
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Dopo un viaggio tumultuoso durato dodici anni, scandito da molteplici ritardi e sfide tecniche, il primo reattore EPR (reattore pressurizzato europeo) Il francese si prepara a insediarsi a Flamanville. Questo reattore, con una capacità di 1.600 megawatt, è il più potente del mondo e stabilisce un nuovo standard nella produzione di energia nucleare. L’inaugurazione di questo reattore, in coincidenza con la visita del presidente Emmanuel Macron, svolge un ruolo essenziale per il futuro dell’energia nucleare in Francia. I costi quadruplicati rispetto alle previsioni iniziali illustrano le notevoli sfide incontrate, sia a livello economico che tecnologico.

Sfide tecniche senza precedenti

Iniziato nel 2007, il progetto Flamanville avrebbe dovuto essere inizialmente completato cinque anni dopo. Tuttavia, problemi tecnici imprevisti hanno portato rapidamente a ritardi. Il costo iniziale del progetto era stimato a 3,3 miliardi di euro, ma numerosi intoppi hanno spinto il conto a 13,2 miliardi di euro.. Problemi come difetti nel calcestruzzo delle solette, attrezzature difettose e anomalie nell’acciaio del serbatoio hanno segnato l’inizio della costruzione. Queste complicazioni tecniche hanno messo alla prova le capacità dell’industria nucleare francese, che aveva perso vigore dopo un decennio senza nuovi progetti. “ Anche su opere di ingegneria civile molto semplici avevamo perso completamente le competenze. È stato un disastro », si è lamentato un ex dirigente di EDF nei commenti condivisi da La galleria.

L’EPR includerà infine un reattore nucleare collegato all’edificio turbina, simile a quello già esistente per Flamanville 1 e 2. Il sistema di raffreddamento di questo nuovo reattore continuerà a sfruttare l’acqua di mare della Manica, eliminando così la necessità di costruire un impianto di raffreddamento Torre. Questa configurazione mantiene la centrale discreta nel paesaggio, soprattutto perché si trova sotto una scogliera. L’altezza dell’edificio del reattore sarà di 63 metri, mentre quella dell’edificio dove sarà immagazzinato il combustibile sarà di 32 metri.

Un forte simbolo politico per l’EPR di Flamanville

La presenza del presidente Macron, prevista per il carico di carburante a metà maggio 2024, riflette l’importanza politica di questo progetto. Dovrebbe andarci con il suo ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, e il suo ministro dell’Energia, Roland Lescure. Questa visita va oltre un semplice controllo ufficiale; simboleggia l’impegno del governo a sostenere il rinnovamento del nucleare in Francia, settore strategico per l’indipendenza energetica del Paese.

Anche se l’EPR di Flamanville sarà l’ultimo del suo genere sul territorio francese, segna l’inizio di una nuova fase con la pianificazione della costruzione dei reattori EPR 2, o “EPR 2”. Reattore pressurizzato europeo 2 », rappresenta la nuova generazione di reattori nucleari pressurizzati sviluppata principalmente da EDF (Électrcité de France) e Framatome (ex Areva NP). Si tratta di un’evoluzione dell’originale reattore EPR, progettato per soddisfare standard di sicurezza più severi ottimizzando costi e tempi di costruzione. L’EPR 2 incorpora numerosi miglioramenti rispetto al suo predecessore. Questi cambiamenti includono un design semplificato per ridurre il numero di componenti e sistemi, che mira a ridurre al minimo i rischi di costruzione e operativi. Si prevede che la semplificazione migliorerà anche la competitività economica del reattore, riducendo il costo complessivo del progetto e riducendo i tempi di costruzione.

I prossimi passi prima della messa in servizio del reattore

Una volta caricato il combustibile, il reattore dovrà trascorrere diversi mesi in fase di test prima di essere pienamente operativo. Questo graduale potenziamento è necessario per garantire la sicurezza e le prestazioni a lungo termine del reattore, che dovrebbe raggiungere la piena capacità entro la fine dell’anno.

L’avvio dell’EPR di Flamanville è seguito da vicino da esperti e pubblico, sia per le sue implicazioni economiche che per il suo impatto ambientale. Questo progetto è essenziale per dimostrare la fattibilità dell’energia nucleare come opzione energetica sostenibile e potente in Europa. La Francia vuole costruire sei nuovi reattori EPR2 con messa in servizio prevista tra il 2035 e il 2042.

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