L’evoluzione dei tassi obbligazionari e dei risultati aziendali sarà importante
L’EuroStoxx 50 segna il passo dopo aver ripercorso tutti i suoi guadagni da marzo ad aprile. L’indice europeo si è stabilizzato a 4900 punti dalla scorsa settimana, su un livello tecnico importante corrispondente all’obliquo rialzista che attraversa i minimi di ottobre e gennaio. Tecnicamente il rapporto rendimento/rischio diventa nuovamente favorevole agli acquisti a questa soglia, ma occorre cautela, perché è improbabile che il mercato continui a crescere di quasi il 50% a un tasso annualizzato a lungo termine.
Un calo al di sotto dell’obliquo aprirebbe la strada a un ritracciamento più profondo del mercato azionario, il che è probabile se i rendimenti obbligazionari a lungo termine continuassero a riprendersi. In effetti, questi rendimenti obbligazionari potrebbero presto tornare ai massimi dello scorso anno se la Fed e/o la Banca del Giappone adottassero un atteggiamento più aggressivo alla luce dei recenti dati sull’inflazione statunitense e del significativo deprezzamento dello yen nelle ultime settimane.
I risultati delle aziende europee saranno a doppio taglio, ma il margine di errore per le aziende è piccolo. Negli Stati Uniti, le buone sorprese sono attualmente meno ben ricompensate dai mercati di quanto siano punite le brutte sorprese.