Amazon Services Europe e Amazon EU sono appena state sanzionate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). In un comunicato stampa ha dichiarato di aver “inflitto in solido una multa di 10 milioni di euro a due società del gruppo Amazon, le società Amazon Services Europe S.à.rl e Amazon EU S.à rl, con sede in Lussemburgo”. Sono accusati di aver limitato la libertà di scelta dei consumatori.
Sul sito www.amazon.it, l’Autorità garante della concorrenza italiana ha osservato che, per un’ampia scelta di prodotti, “è predefinita l’opzione ‘acquisto periodico’ invece dell’opzione ‘acquisto una tantum'”. Per alcuni prodotti, infatti, il sito permette di ricevere, da una volta ogni due settimane a una volta ogni sei mesi, il prodotto acquistato beneficiando di una piccola riduzione. Ma preselezionando questa opzione di acquisto ricorrente anziché un acquisto una tantum, Amazon si è impegnata in una pratica commerciale sleale. L’AGCM ha ritenuto che “la preselezione grafica degli acquisti ricorrenti invoglia le persone ad acquistare periodicamente un prodotto, anche senza realmente averne bisogno”, il che limita la libertà di scelta dei consumatori. Aggiunge che “il comportamento posto in essere dal gruppo è stato giudicato contrario al principio di diligenza professionale, poiché un operatore delle dimensioni di Amazon sarebbe tenuto a costruire interfacce online relative ai processi di acquisto in modo tale da consentire ai consumatori di effettuare gratuitamente e scelte commerciali consapevoli”.
Nel corso dell’indagine, l’Autorità italiana ha inoltre osservato che Amazon ha preselezionato anche la consegna rapida a pagamento. Su questo punto ha “accettato gli impegni offerti da Amazon, che in futuro selezionerà solo l’opzione di consegna gratuita”. Oltre alla sanzione di 10 milioni di euro, l’AGCM precisa che “entrambe le società risarciranno i consumatori che hanno contattato il servizio clienti nel corso del 2023 per lamentarsi di questo comportamento”.
