Il gruppo Casinò potrebbe tagliare più di 3.000 posizioni

Il gruppo Casinò potrebbe tagliare più di 3.000 posizioni
Descriptive text here
-

Di Manon Malhère

Pubblicato
52 minuti fa,

Aggiornamento 22 minuti fa

” data-script=”https://static.lefigaro.fr/widget-video/short-ttl/video/index.js” >

Passato sotto il controllo di Daniel Kretinsky, il gruppo potrebbe chiudere gli ipermercati e i supermercati che non è riuscito a vendere.

Si tratta di uno dei dossier esplosivi del gruppo Casinò dopo la sua acquisizione, a fine marzo, da parte del consorzio guidato da Daniel Kretinsky. E la prima prova del fuoco per il suo nuovo direttore generale Philippe Palazzi che ha il difficile compito di recuperare un gruppo dall’asfissia. Mercoledì mattina, il nuovo management ha svelato le carte sul spinoso progetto di piano sociale (PSE) che attende i dipendenti, annunciando di voler eliminare tra 1.293 e 3.267 posti di lavoro. Ha presentato le grandi linee del suo progetto di trasformazione ai rappresentanti del personale delle diverse realtà (Franprix, Monoprix e Naturalia) del gruppo che oggi conta 28.000 dipendenti. Erano molto di più prima che negli ultimi mesi il distributore fosse costretto a vendere circa 300 super e ipermercati Casino ad Auchan, Intermarché e Carrefour, prima dell’effettiva acquisizione da parte dei nuovi azionisti, a causa di gravissime difficoltà finanziarie.

Questo annuncio è solo il primo passo: tra una decina di giorni si terrà un incontro ufficiale che segnerà l’avvio di una trattativa con le organizzazioni sindacali che dovrebbe durare quattro mesi e che si preannuncia particolarmente dura. Dal lato dei sindacati, dove nelle ultime settimane si prevedeva la perdita di 6.000 posti di lavoro, c’è già il timore che la direzione si rifiuti di stare al gioco della discussione. Philippe Palazzi, però, non ha esitato ad aumentare negli ultimi mesi i suoi viaggi in sede, per interagire con i membri dello staff.

“Questa bozza di piano di tutela del lavoro si inserisce in un ampio piano di trasformazione divenuto essenziale per garantire la sostenibilità del Gruppo e la sua svolta”insiste la direzione in un comunicato stampa.

Leggi ancheCome le squadre di Daniel Kretinsky si sono preparate ad assumere la gestione del Casinò

Conservare la sede centrale a Saint-Etienne

Questo piano mira a preservare a tutti i costi la sede centrale di Saint-Étienne che Daniel Kretinsky si è impegnato a non chiudere di fronte alla rabbia dei dipendenti. Non si tratta nemmeno di chiudere il sipario sulle sedi di Clichy (Monoprix), il cui contratto di locazione scade alla fine del 2025, e di Vitry, che comprende gli acquisti di beni del gruppo e di Franprix.

Per ridurre le dimensioni dell’organico, il management prevede in particolare di razionalizzare le posizioni esistenti attraverso l’eliminazione delle funzioni di sede e in particolare “la messa in comune di più di 200 posti di lavoro a Saint-Étienne”. Inoltre, i 1.293 tagli di posti di lavoro previsti in totale in questa riorganizzazione interna colpirebbero poi maggiormente le sedi di Clichy e Vitry. “La sede del Gruppo Saint Étienne manterrebbe così 1.010 posti sugli attuali 1.564.”

Quanto alle altre cancellazioni, riguarderanno la chiusura di alcuni dei 26 super e ipermercati ancora all’interno del gruppo. Questi ultimi non dovrebbero riuscire a venderli tutti, il che implicherebbe un taglio di posti di lavoro al massimo di 1.974 persone. Stessa delicata situazione per alcuni magazzini che erano destinati a super e ipermercati e che restano invenduti.

Basti dire che la giornata si preannuncia intensa per il nuovo management che prevede anche di comunicare, a fine giornata, i risultati del primo trimestre. Una prima volta dopo l’acquisizione da parte dei nuovi azionisti.

-

NEXT Una donna svizzera si ritrova tra lenzuola sporche, macchiate di sperma