a Barcellona vento di rivolta contro il turismo di massa

a Barcellona vento di rivolta contro il turismo di massa
a Barcellona vento di rivolta contro il turismo di massa
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NARRATIVA – La città intrisa di turismo di massa, ma dove i locali faticano a trovare un alloggio, sta facendo marcia indietro. Vieterà gli affitti su Airbnb dal 2028 e cercherà di mettere il kibosh sulle navi da crociera.

Nelle strette vie del Barrio Gotico, uno dei gioielli architettonici di Barcellona, ​​i ninnoli delle bancarelle turistiche traboccano sulla strada. Difficile farsi strada tra decine di migliaia di vacanzieri, che arrivano a fiumi continui. Berretto o cappello da pescatore avvitato in testa, telefono in mano fotografando a raffica, lo spettacolo basta ad angosciare gli abitanti, che non riconoscono più la loro città. “Barcellona è diventata un parco divertimenti”, si rammarica Ander, un ingegnere in pensione, che vive in un vicolo del centro. Deplora l’afflusso sempre crescente di turisti di anno in anno e le sue conseguenze nel suo quartiere. Le attività tradizionali stanno scomparendo una dopo l’altra a favore dei negozi di souvenir o dei caffè che servono latte macchiato come Starbucks.indica. Un fenomeno di standardizzazione che si osserva anche in altre città europee – Parigi, Praga, Amsterdam, Dubrovnik… Per i residenti cresce il senso di invasione, con il suo corteo di effetti collaterali. “ La sera i turisti ubriachi urinano per strada e dormono per terrasi lamenta Ander. I sacchi della spazzatura sono abbandonati sul marciapiede. Le persone anziane sono stanche di questa atmosfera pesante. Finiscono per andarsene. »

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