La creatività africana messa alla prova delle nuove tecnologie

La creatività africana messa alla prova delle nuove tecnologie
La creatività africana messa alla prova delle nuove tecnologie
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La nona edizione dell’African Cristal Festival, si è tenuta venerdì 27 settembre a Casablanca. è stata l’occasione per confrontarsi sulle sfide dell’industria pubblicitaria africana, sulle opportunità e le prospettive offerte dalle tecnologie e sull’evoluzione del mercato globale.

L’incontro ha riunito professionisti della pubblicità, agenzie creative, inserzionisti, influencer, specialisti della comunicazione digitale, educatori e relatori internazionali. Mehdi El Alj, organizzatore dell’evento, ha espresso la sua ambizione per la scena pubblicitaria africana sottolineando l’importanza di mobilitare le competenze locali. “L’Africa ha le risorse culturali e umane per essere un centro globale di creatività nei campi del marketing e della pubblicità. Basta prenderne coscienza e mobilitare le competenze africane sparse in tutto il mondo”, ha assicurato.

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Thomas Copland, ex CEO di DDB North America, ha evidenziato il potenziale creativo del continente africano e ha ricordato l’importanza delle tecnologie per espandere l’accesso agli strumenti creativi.

Pubblicità, digitale e autentica

“Grazie alla tecnologia tutti possono accedere a strumenti creativi. Oggi parliamo di contenuti, di digitale e perfino di intelligenza artificiale. L’Africa ha un posto e una voce da ascoltare in quest’area”, ha insistito, esprimendo il suo interesse personale per l’Africa e i suoi legami culturali con il continente.

Roger Henri, direttore creativo di Publicis Sport a Parigi, ha condiviso le sue opinioni sull’evoluzione della pubblicità di fronte all’ascesa delle nuove piattaforme digitali, sottolineando che ciò che è cambiato è la diversità delle piattaforme in cui dobbiamo essere creativi. “Prima la creatività si limitava ai manifesti o agli spot televisivi. Oggi dobbiamo creare su diversi media, il che ci impone di sviluppare idee ancora più forti”, ha osservato, sottolineando la necessità di combinare razionalità ed emozione nelle campagne pubblicitarie per massimizzarne l’impatto.

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Nimo Awil, direttore creativo di Forsman & Bodenfors a Londra, ha sottolineato la necessità che i designer africani raccontino le proprie storie, senza cercare di imitare gli standard internazionali. “Non abbiamo bisogno di prendere in prestito dal mondo. Dobbiamo ancorarci alle nostre radici e mostrare al mondo cosa possiamo fare con ciò che abbiamo”, ha affermato.

Lancio del CAD Casablanca

Ha anche parlato dell’importanza dell’ascolto nel processo creativo: “Più ascolti, più impari. Ciò significa ascoltare tutte le voci, siano esse silenziose o forti, per poter riflettere al meglio la società”. Renaud Garnier, direttore del College of Art and Design (CAD) di Bruxelles, ha approfittato dell’evento per annunciare l’apertura di una filiale CAD a Casablanca.

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Questa nuova struttura offrirà opportunità di scambio tra studenti provenienti dal Marocco e dal Belgio. Garnier ha indicato che l’istituto ospiterà 27 studenti, che inizieranno questa settimana, con molteplici possibilità di trasferimento tra il Marocco e il Belgio.

Vanden Broeck, docente al CAD di Bruxelles, ha affrontato l’impatto delle tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, nel settore pubblicitario, affermando: “L’intelligenza artificiale è essenziale e cambierà il modo in cui lavoriamo. Dobbiamo prepararci rapidamente”.

Il ruolo cruciale della formazione continua

Ha parlato anche della necessità di integrare queste nuove tecnologie nella formazione dei futuri professionisti del settore. Un rappresentante di un’agenzia di comunicazione presente all’evento ha accolto con favore l’iniziativa e ha parlato dell’importanza della formazione continua nel campo pubblicitario. “È fondamentale potenziare la formazione in questo ambito. La pubblicità si evolve rapidamente ed è necessario aggiornarsi continuamente per rimanere competitivi”, ha considerato.*

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Agli interventi è seguito un ampio dibattito che ha coinvolto il pubblico, dando vita ad interazioni critiche. Questi scambi hanno evidenziato la diversità e la complessità delle percezioni in un contesto di grandi cambiamenti nel settore della pubblicità e del marketing.

Il festival si è concluso con una cerimonia di premiazione. La giuria, composta da professionisti provenienti da diversi paesi africani, ha votato in modo indipendente per selezionare le migliori creazioni pubblicitarie. I premi sono stati assegnati secondo una media aritmetica dei voti, premiando così le campagne più innovative e d’effetto.

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