“Il ciclismo fa bene. Andare in bicicletta in Francia è ancora meglio.” Per sostenere questo desiderio, il ministro dell’Industria Roland Lescure ha annunciato il 22 aprile un bando per progetti del valore di 55 milioni di euro per rilanciare l’industria francese delle biciclette, mentre la maggior parte delle biciclette vendute in Francia sono prodotte all’estero.
Presentato durante una visita al ricondizionatore di biciclette Upway a Gennevilliers (Hauts-de-Seine), il bando di progetto – realizzato nell’ambito del piano Francia 2030 – dovrebbe in particolare aiutare i produttori a completare gli investimenti per modernizzare o espandere le loro fabbriche. Ciò riguarda l’assemblaggio di biciclette, ma anche la produzione di pezzi di ricambio come batterie, trasmissioni, freni, ma anche telai e motori.
Il governo prevede inoltre di sovvenzionare progetti innovativi, come l’ecodesign e il miglioramento dell’impatto ambientale delle biciclette. Puntando sui grandi volumi, non si rivolge agli artigiani: il costo totale di ogni progetto deve essere di almeno un milione di euro.
Obiettivo 2 milioni di biciclette prodotte in Francia nel 2030
“Sulla bici eravamo rimasti indietro”ammette il ministro dei Trasporti Patrice Vergriete durante il viaggio. “La sfida è spostarsi verso la fascia alta e aumentare la potenza” mentre nel 2022 in Francia sono state prodotte solo 850.000 biciclette, su 2,6 milioni di unità vendute nello stesso anno. Il governo ha fissato l’obiettivo di 1,4 milioni di biciclette assemblate all’anno entro il 2027 e di almeno 2 milioni di biciclette all’anno entro il 2030.
Un primo elenco dei vincitori di questo invito a presentare progetti dovrà essere annunciato a settembre dopo una selezione effettuata dall’agenzia per l’ambiente (Ademe). Alcuni produttori non hanno aspettato che il governo investisse nei loro strumenti di produzione: i produttori Origine Cycles nel Nord e Arcade in Vandea o il produttore di batterie per biciclette Yamaha nell’Hauts-de-France.
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