Titoli dimenticati, il ritorno

Pubblicato il 22 settembre 2024 alle 10:31.

La volatilità ha fatto un grande ritorno sui mercati azionari all’inizio di agosto, con un picco intraday a 66 per il suo indice, il VIX, noto anche come “indice della paura”. Questa impennata, senza precedenti dallo scoppio del Covid nel 2020, è stata senza dubbio accentuata dalla debolezza estiva dei volumi di scambio, combinata con l’inversione di tendenza della Banca del Giappone e quindi il massiccio scioglimento dei carry trade sullo yen. Tuttavia, riflette le mutevoli condizioni di mercato, sullo sfondo di incertezze economiche, monetarie e geopolitiche. Abbastanza da portare anche a un cambiamento nel posizionamento degli investitori, a favore di regioni, settori o segmenti di mercato fino ad allora trascurati?

Sono stati soprattutto i Magnifici Sette a soffrire degli shock borsistici estivi, in una sorta di scossa di assestamento della fine della bolla di Internet nel 2000. Solo che invece di un’implosione, stiamo assistendo ora a una stanchezza borsistica di fronte a un aumento degli indici trainato da un numero sempre più limitato di titoli – e che non sempre corrisponde alla realtà dei portafogli.

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