L’industria orologiera svizzera in difficoltà chiede alle autorità di intervenire

L’industria orologiera svizzera in difficoltà chiede alle autorità di intervenire
L’industria orologiera svizzera in difficoltà chiede alle autorità di intervenire
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La Convenzione dei datori di lavoro dell’industria orologiera svizzera e la Federazione dell’industria orologiera svizzera hanno unito le forze in un comunicato stampa pubblicato martedì: mettono in guardia le autorità dalle gravi turbolenze nel settore e chiedono misure di sostegno.

Agire sul franco svizzero e ridurre gli oneri amministrativi

Questo martedì, i due grandi attori dell’industria orologiera svizzera chiedono aiuto. La Convenzione dei datori di lavoro e la Federazione dell’industria orologiera pubblicano un comunicato stampa congiunto in cui raccontano di un settore in difficoltà. L’industria orologiera svizzera è infatti colpita da diversi mesi da un rallentamento della domanda, in particolare in Cina. In cifre, da gennaio a luglio, le esportazioni di orologi sono diminuite del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 15,15 miliardi di franchi. In Cina, la diminuzione ha addirittura raggiunto 32,8%.

Secondo le due organizzazioni, il settore sta già subendo gravi conseguenze: disoccupazione parzialedel chiusure estive prolungate e, per alcune aziende più duramente colpite, licenziamenti.

Di fronte a questa situazione preoccupante, i due attori chiedono al “autorità economiche e politiche” per intervenire. Propongono misure molto concrete, tra cui lotta contro la forza del franco svizzero responsabile, secondo loro, della sua non competitività: “Con un’inflazione ben al di sotto del 2% come si presenta attualmente, la Banca nazionale svizzera ha
margine di manovra per agire sul mercato dei cambi”sostengono le due organizzazioni nel comunicato stampa. Chiedono inoltre la riduzione degli oneri amministrativi, “per consentire agli attori economici di concentrarsi sulla loro attività principale e di rafforzare la loro competitività sui mercati internazionali.”

Dopo due anni di crescita, gli orologiai svizzeri stanno soffrendo la crisi del lusso in Cina legata alle incertezze economiche nella regione che hanno portato a un fenomeno di “vergogna del lusso”. Difficoltà che stanno vivendo anche altri settori del lusso, in particolare la moda: di recente, il marchio britannico Burberry è stato declassato alla Borsa di Londra a seguito di un calo del 4% dei ricavi, scendendo sotto la soglia dei 3 miliardi di sterline.

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