Presto 2 euro non rimborsati dal medico: il raddoppio del contributo fisso (il resto a carico dell’assicurato) sulle visite mediche entrerà in vigore dal 15 maggio, e non da giugno come inizialmente accennato, si apprende dalla cassa malattia.
Per contrastare il deterioramento dei conti della previdenza sociale, il governo ha deciso, a gennaio, di far pagare di più ai pazienti, aumentando la parte non rimborsata dall’assicurazione sanitaria e dall’assicurazione sanitaria complementare.
Una prima parte del provvedimento è entrata in vigore il 31 marzo: l’ “franchising medico” Raddoppiato. Gli assicurati sociali pagano di tasca propria 1 euro per ogni scatola di medicinali o intervento paramedico, rispetto ai 50 centesimi precedenti, e 4 euro per trasporto sanitario invece di 2.
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Fino a 800 milioni di risparmio all’anno
Il raddoppio del “partecipazione forfettaria”, questa restante responsabilità degli assicurati per consultazioni mediche, esami radiologici e biologici è stata inizialmente annunciata intorno a giugno. Entrerà finalmente in vigore il 15 maggio, ha annunciato l’Assicurazione sanitaria all’Agence France-Presse (AFP), confermando le informazioni di parigino. Da questa data il costo residuo per questi servizi sarà pari a 2 euro, rispetto a 1 euro odierno. Secondo il Ministero della Salute, queste misure dovrebbero consentire un risparmio di 800 milioni di euro all’anno per i fondi di previdenza sociale.
In caso di accumulo di procedure nella stessa giornata, l’importo non può comunque superare i 4 euro di responsabilità residua al giorno per le procedure mediche e gli 8 euro per il trasporto sanitario.
Per non penalizzare le persone più bisognose di cure, i due massimali annuali – uno per le franchigie, l’altro per i contributi fissi – vengono mantenuti a 50 euro ciascuno.
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Franchigie e rimborsi forfettari non sono applicabili ai minori, alle donne in maternità e ai beneficiari di assicurazione sanitaria complementare solidale (C2S), questi ultimi con redditi particolarmente modesti.