Perché il soffitto ti impedisce di spendere più di 25 euro al giorno?

Perché il soffitto ti impedisce di spendere più di 25 euro al giorno?
Perché il soffitto ti impedisce di spendere più di 25 euro al giorno?
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Par

Martin Leduc

Pubblicato su

24 gennaio 2025 alle 6:02

Criticati dai ristoratori per un uso che considerano infondati, i buoni pasti, in formato carta o cartaceo, sono una spinta gradita per molte, molte famiglie in Francia.

Dal momento che la pandemia di Covid-19, è possibile usarli anche nei supermercati per lo shopping alimentare, per un elenco abbastanza ampio di prodotti. Ma fai attenzione: se il tetto giornaliero era stato, all’epoca, aumentato a 38 euro, da allora è stato ridotto a circa 25 euro al giorno.

Ma in realtà, perché c’è un soffitto?

Una questione di sorveglianza

In effetti, “Fondamentalmente, i buoni pasti rispondono a una domanda politica e sociale: mangiare bene all’ora di pranzo durante la pausa di lavoro”, spiega, con-Un portavoce di Edenred, uno dei gruppi che commercializza il buono del pasto.

Quindi logicamente, le autorità pubbliche del tempo hanno assicurato che potevano essere utilizzate solo per lavoro. Per fare ciò, all’epoca, hanno quindi fissato un uso massimo di due titoli di carta al giorno.

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In realtà, era a discrezione dei ristoratori, ma la legge era tale.

“L’idea, imponendo un soffitto, sulla carta o elettronicamente, è quella di garantire che la somma mensile non sia stata utilizzata in una volta”, conferma Vincent Gallego, segretario generale della Commissione. National Meal Vouchers (CNTR).

Quando la carta dematerializzata è stata rilasciata nel 2014, l’esecutivo l’ha vista come un’opportunità per garantire che i soldi dei soldi dei pasti non fossero usati eccessivamente, per andare in un ristorante gourmet per esempio.

La carta ha anche permesso di impedire semplicemente ai dipendenti di utilizzare i loro buoni per pasti dematerializzati nei giorni in cui non lavorano.

Perché 25 euro?

Ora perché 25 euro? La cifra del cappuccio è dovuta a un piccolo calcolo.

Il tetto di esenzione del contributo del datore di lavoro è limitato a 7,26 euro. In altre parole, il datore di lavoro non può essere sollevato dalle tasse oltre i 7,26 euro al giorno.

D’altra parte, il dipendente, come regola generale, contribuisce con lo stesso importo, che fornisce un totale di 15,52 euro (quota del datore di lavoro + dipendente). Questo ovviamente dipende dagli accordi collettivi.

Di conseguenza, secondo Vincent Gallego, il soffitto di 25 euro serve a “dare al dipendente la libertà di consumare più di un titolo al giorno, in qualche modo regolando il suo uso”.

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