DIACRITIKLa fine dell’organizzazione mondiale (Famiglie come la nostra)

DIACRITIKLa fine dell’organizzazione mondiale (Famiglie come la nostra)
DIACRITIKLa fine dell’organizzazione mondiale (Famiglie come la nostra)
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lLa questione concreta della fine dei tempi è del tutto legittima nel nostro tempo. Per porsi questa domanda basta leggere con calma i rapporti puntuali e periodici dell’IPCC così come gli articoli di stampa che li riportano. È perché dovremo organizzarci per portare a termine la nostra piccola storia umana, e il lavoro di finzione ci permette forse di anticipare la nostra caduta.

Una serie lo illustra, lo documenta e lo mette in scena: Famiglie come la nostraattualmente in onda su Canal+. Firmato dal regista Thomas Vinterberg, autore dello straordinario La festa e il recente Ubriacoquesta finzione promette di essere quasi distopica ma possiamo considerarla come una vera proiezione nei prossimi decenni.

© Per Arnesen / Zentropa Entertainments / StudioCanal / CANAL+ / TV 2

Per scongiurare la decadenza totale del Paese di fronte a un inevitabile innalzamento del livello delle acque, la Danimarca decide di chiudere il Paese. Questo infatti è sicuramente il primo passo da considerare quando si tratta di affrontare ciò che così candidamente ed educatamente chiamiamo il riscaldamento globale. Bisogna quindi, nel giro di pochi mesi, andarsene, svuotare il posto: niente più nazionalità, niente più struttura sociale, niente più paesi. L’intera nazione organizza la propria chiusura, la propria chiusura: migrazioni verso i paesi europei pronti ad accogliere i danesi in gruppi, separazione dei membri della famiglia, smistamento tra poveri e ricchi, la situazione offre molteplici percorsi narrativi, qui portati da ottimi attori provenienti da la scena danese (Nikolaj Lie Kaas, Dipartimento V, L’uccisione ; Helene Reingaard Neumann e Albert Rudbeck Lindhardt, Ubriaco…).

© Manuel Claro / Zentropa Entertainments / StudioCanal / CANAL+ / TV 2

Siamo qui al centro di un tragico insider trading da parte di un membro del ministero che ha allertato la sua famiglia prima dell’annuncio ufficiale della politica. Le sue conseguenze portano avanti la storia. Le vendite di case avvengono in fretta, nelle scuole si organizzano incontri di addio, siamo alla fine del mondo. La serie è anche l’occasione per apprezzare il lavoro dell’attrice Amaryllis April August, abbagliante, che interpreta una giovane ragazza divisa tra il suo primo amore e la separazione dalla madre, condannata dalle sue scarse possibilità economiche a emigrare a Bucarest. I primi episodi, molto convincenti, sono quasi una docufiction di anticipazione, tutto nella serie mantiene un rapporto di concordanza con la traiettoria del nostro tempo. Applaudiamo la portata dello scenario e la rilevanza della giusta domanda che pone.

Famiglie come la nostra Creato da Thomas Vinterberg. Con Amaryllis April August, Albert Rudbeck Lindhardt, Nikolaj Lie Kaas. 7 episodi. In onda tutti i lunedì dal 6 gennaio 2025 su Canal+

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