Signor Presidente, basta, di Serge July – Libération

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Emmanuel Macron ha solo una via d’uscita dall’ostruzionismo da lui stesso creato: accettare finalmente il trasferimento dei poteri all’Assemblea nazionale. Spetta ai leader politici dei diversi partiti, a turno, essere all'altezza di questa sfida cruciale.

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Signor Presidente, tutti le chiedono, gli industriali, i sindacati, i francesi intervistati che sono per lo più insoddisfatti di lei: smetta di girare in tondo per bloccare ogni possibilità di soluzione. Ti comporti come se avessimo l'eternità davanti a noi, come se riponessi ancora una volta assoluta fiducia nel tuo genio. Il vostro scioglimento era già incomprensibile, e tale rimane del tutto, ha causato un disordine politico generale, con in più la spiacevole sorpresa di bilancio, che si dice abbia motivato la vostra decisione; Lo spreco è totale.

Questa iniziativa si è rivelata catastrofica e più passa il tempo, più abbiamo la sensazione che da allora la Francia sia andata in pezzi giorno dopo giorno. Michel Barnier è stato il primo sacrificato, Bayrou è subentrato e vorremmo quasi aspettare di conoscere il nome della prossima vittima pubblica. Tutti hanno perso le elezioni legislative, a cominciare da te. Il vostro partito centrale è stato il grande perdente di questa consultazione, ma nonostante questo risultato disastroso, voi persistete nel cercare una soluzione politica a vostra immagine, mantenendo come totem il progetto embrionale di riforma delle pensioni, unanimemente considerata una riforma pasticciata, respinta perché incomprensibile la maggioranza di

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