Il franchising televisivo Morti che camminano festeggerà presto il suo quindicesimo anniversario. Se i fumetti di Robert Kirkman e Tony Moore, da cui è tratta la serie, sono apparsi a partire dal 2003, la serie è apparsa sui nostri schermi solo nel 2010. E mentre negli ultimi tempi la saga si è divisa in numerose serie, con Città morta che vede Negan e Maggie affrontare una nuova minaccia a New York, Quelli che vivono che trova gli amanti sfortunati Rick e Michonne, e Daryl Dixon che manda l'eroe in Francia e di cui presto andrà in onda la seconda stagione, Tele-tempo libero volevo concentrarmi nuovamente sulle radici del fenomeno e rivedere il primissimo episodio. Se tutti ricordano che Rick si è svegliato, da solo in ospedale, e ha scoperto gradualmente la tragedia dell'epidemia, questo pilota di un'ora ha in serbo sorprese ma rafforza anche alcuni (brutti) ricordi…
Morti che camminano : questa enorme incoerenza che ci ha scioccato all'inizio della serie
Potremmo ricordare quella stagione 1 di Morti che camminanoil cui creatore ha finalmente risposto a questa grande domanda dei fan, è stato girato nel maggio 2010, non possiamo fare a meno di rimanerne sorpresi alcuni risultati mancati. Fotocamera traballante, inquadrature cadenti, inquadratura traballante… Per una serie prodotta nel 21° secolo, tali errori non sono necessariamente perdonabili. Ma la potenza dell'orrore e della trama ha superato i difetti tecnici ed è riuscita ad affascinare i fan. Solo che, rivedendo il primo episodio alla luce delle dieci stagioni successive, in realtà la serie inizia con un'enorme incoerenza.
Forse ricorderete questa scena introduttiva in cui Rick (Andrew Lincoln), vestito con il suo abito da sceriffo e il suo iconico cappello, vaga per la campagna in cerca di benzina. Poi si imbatte in una stazione di servizio e in una massa di auto distrutte, poi incontra una ragazzina bionda, vista da dietro. Ed è lì che inizia l'incoerenza: Rick, infilato sotto un'auto, la vede chinarsi per raccogliere il suo orsacchiotto. Un primo gesto che sembra impensabile visto che si suppone che il bambino sia già da tempo trasformato in deambulatore. Rick quindi inizia a chiamarlo. Si rivolge a lei tre volte prima che lei smetta di voltarsi. Poi ha il tempo di avvicinarsi e dirle un'intera frase prima che lei si giri. Comportamento del tutto incoerente con quello dei camminatori nel resto della seriemolto attento ai suoni e reagisce immediatamente a quelli fuori dall'ordinario. Quindi impiegherà qualche altro secondo per attaccare. Un'umanizzazione e una latenza di reazione che si oppone al resto della serie.
Ops, avevamo completamente saltato Duane Morti che camminano
Più avanti nell'episodio, dopo che Rick si sveglia dall'ospedale, viene accolto da Morgan (Lennie James) e suo figlio. Il tandem si accuccia in una casa vicino a quella di Rick e Lori e prende il poliziotto sotto la sua protezione per aggiornarlo sulla situazione nel paese. Bisogna ammettere che la storia è toccante: padre e figlio si ritrovano faccia a faccia dopo che Jenny, la madre, viene morsa. Lo osservano aggirarsi per il quartiere notte dopo notte. Schiaffo iniziale, Duane, il figlio di Morgan, si rivela subito toccante. Ma a quanto pare non al punto da impressionare visto che, bisogna ammetterlo, avevamo saltato completamente la sua presenza nel primo episodio. Ci siamo però ricordati della sua esistenza, citata più volte in Morti che camminano e il suo primo spin-off, Paura di The Walking Dead.
Morti che camminano : ricordiamo perché abbiamo odiato Lori fin dall'inizio
Ma il ricordo che era ancora vivido e che è stato solo rafforzato in questo primo episodio era quanto detestabile abbiamo trovato il personaggio di Lori (Sarah Wayne Callies) e, per estensione, il suo duo con Shane (Jon Bernthal). L'inizio dell'episodio introduce l'amicizia tra Shane e Rick, all'epoca tutto bello e pulito con i suoi bellissimi capelli a spazzola. Ma non appena Lori viene menzionata nell'abitacolo dell'auto del vice sceriffo, è impossibile non vedere gli indizi lasciati dalla reazione di Shane alla sua relazione con Lori. Peggio ancora, la seconda parte dell'episodio mostra le prime immagini del campo dove Lori, Carl (Chandler Riggs) e Shane si rifugiarono con degli sconosciuti. Mentre Carl, all'età di undici anni e con quel suo visino che non avevamo ancora un'irrefrenabile voglia di rimettere al suo posto, appare in modo piuttosto positivo, lo stesso non si può dire per Lori e Shane. Non appena cerca di farsi valere, Shane la respinge. Nel processo, accetta questo comportamento autoproclamato da maschio alfa con un abbraccio ardente. Al di là dell'adulterio stesso, che secondo noi risale a prima dell'apocalisse, è la sua insolenza che lo infastidisce, non prendendosi nemmeno la briga di nascondersi da suo figlio chiudendo la tenda. È facile colpire la donna adultera e, in fondo, non è di questo che viene accusata. Ciò che colpisce sono gli esordi di un personaggio egoista che darà fastidio fino alla sua morte nella terza stagione. Non sai a cosa sei sfuggito, mia buona Judith. The Walking Dead: 15 anni dopo, cosa ne è stato di Madison Lintz che interpretava Sophia, la figlia di Carol?