“La competizione è apolitica e tale deve rimanere”: l’EBU vuole “rivedere le regole” dell’Eurovision per evitare nuove tensioni geopolitiche

“La competizione è apolitica e tale deve rimanere”: l’EBU vuole “rivedere le regole” dell’Eurovision per evitare nuove tensioni geopolitiche
“La competizione è apolitica e tale deve rimanere”: l’EBU vuole “rivedere le regole” dell’Eurovision per evitare nuove tensioni geopolitiche
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A meno di due mesi dall’edizione 2024, che ha visto la vittoria del candidato svizzero Nemo, l’Eurovisione ha già annunciato, per la competizione del 2025, un rafforzamento delle proprie regole. Il concorso canoro, che si svolgerà quindi in Svizzera l’anno prossimo in occasione del suo 70° anniversario, vedrà così rafforzato il suo lato apolitico. E questo comporterà la definizione di nuove regole.

Un’edizione 2024 ricca di eventi

L’edizione 2024, tenutasi a Malmö, in Svezia, lo scorso maggio, dove la Francia era rappresentata da Slimane, è stata a dir poco ricca di eventi. Soprattutto a causa del conflitto israelo-palestinese. La concorrente israeliana Eden Golan, i cui testi delle canzoni erano cambiati lungo il percorso per conformarsi alle regole dell’Eurovision, è stata fischiata durante la sua esibizione. Già in semifinale un’azione sindacale alla televisione belga aveva interrotto il segnale durante la sua esibizione. Inoltre, nelle strade di Malmö si sono svolte manifestazioni anti-israeliane. A ciò si aggiunge l’esclusione di Joost Klein, il candidato olandese, dopo un alterco dietro le quinte.

Così Jean Philip De Tender, vicedirettore dell’EBU, organizzatore dell’Eurovision, ha dichiarato sulle colonne di “Variety”: “Offriamo un evento apolitico. Ma l’evento ha assunto una portata tale che è chiaro che le tensioni geopolitiche possono avere un impatto (…) In quanto media di servizio pubblico, è molto importante che le persone possano esprimere le proprie opinioni e punti di vista, ma l’Eurovision Song Il concorso è apolitico e tale deve rimanere“.

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L’uomo della televisione aggiunge: “Dobbiamo rivedere le regole e trovare nuovi modi per mitigare l’impatto di questi eventi esterni” e ricorda : “Abbiamo il dovere di diligenza nei confronti degli artisti, ma gli artisti devono anche capire che se partecipano all’Eurovision Song Contest, ci sono delle regole da rispettare”. Conclude il suo discorso facendo il punto su tutti questi intoppi nel 2024: Ciò che abbiamo imparato è che dobbiamo preparare meglio tutti gli artisti”.

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