“Non c'eravamo solo noi”: dare vita a “Cat's Eyes” 40 anni dopo, la “folle scommessa” di TF1

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I quarantenni, allattati artificialmente al “Club Dorothée”, hanno gli occhi che brillano quando si parla di Occhi di gattoserie animata cult degli anni '80 Lo raccontano i team: “. Ovunque ci voltassimo, incontravamo un fan. » Quindi l'adattamento “live action” (in carne e ossa) che sta arrivando su TF1 emoziona tanto quanto spaventa. Lasciate che i fan si tranquillizzino, trasponendo oggi e nel cuore di Parigi le avventure delle sorelle Chamade che reggono saldamente.

Modernizzare e reinventare senza tradire, questa è la sfida che lo sceneggiatore Michel Catz (dal nome di predestinato) lanciò sette anni fa con Mehdi Sabbar e Benjamin Dupont-Jubien, direttori della società di produzione indipendente Big Band Story, affrontando l'adattamento del cartone animato Occhi di gatto che ha compiuto 40 anni lo scorso anno.

E per questo dovettero discutere a lungo con il creatore del manga, il giapponese Tsukasa Hojo, anche lui padre di Nicky Larson. « È un grande marchio, non eravamo gli unici lì », ha spiegato il responsabile dell'adattamento Michel Catz durante la prima proiezione al festival di La Rochelle in settembre.

Chi conosce bene il manga potrà divertirsi giocando al gioco delle 7 differenze: troviamo, ad esempio, il goffo ma simpatico ispettore Chapuis, così come il suo irascibile capo ma quest'ultimo è diventato un boss. Stessa cosa con il signor Durieux, amico del padre e complice delle ragazze, divenuto la signora Durieux (Carole Bouquet).

Ambientazioni spettacolari

Ci voleva convincere. Nella rivista specializzata Le Français, il produttore spiega di aver negoziato sulla base di un documento di 60 pagine che riassumeva tutte le idee su cui si basava il progetto e che la maggior parte ha colpito nel segno con i giapponesi. A Tsukasa piaceva l'idea che la serie fosse un prequel manga, vale a dire che l'azione si svolge prima di quella dei libri e dei cartoni animati. Scopriamo le sorelle nel momento in cui scelgono di diventare ladri per rimpinguare la collezione d'arte del padre. Sono anche in un momento cruciale della loro relazione. “Mi è piaciuto molto il fatto di raccontare una nuova storia. Non volevo che la serie si avvicinasse troppo a quella del manga”ammette Tsukasa Hôjô in un'intervista per TF1. D'altronde era molto legato al DNA della serie, per esempio al fatto che le sorelle non uccidono nessuno.

Non volevo che la serie si avvicinasse troppo a quella del manga.

Tsukasa Hojo

Tsukasa si lasciò sedurre anche dall'ambientazione offerta alle loro avventure: Parigi (non quella vera, quella del cinema!). Corse sui tetti, un furto alla Torre Eiffel (del primo episodio) o alla Monnaie de Paris, un episodio al Louvre e un altro a Versailles… La capitale è filmata in tutti i suoi modi più belli. Gli accordi precedenti per le riprese in questi diversi luoghi facevano parte delle argomentazioni avanzate per negoziare i diritti di adattamento, segno dell'ambizione del progetto. Questa Parigi emblematica è anche, per quanto riguarda Lupinouna vera risorsa per l'esportazione. Questo non è banale perché Prime Video ha collaborato con TF1 per la produzione e la trasmissione internazionale è quindi già pianificata.

Con un budget di 25 milioni di euro, era necessario affidare la produzione a qualcuno esperto e di cui TF1 aveva fiducia: si trattava di Alexandre Laurent, che aveva già prodotto diverse serie importanti per il canale (come Il Bazar della Carità), che ha preso i comandi. Incontrato sul set di Combattenti donneci ha spiegato che non gli piacevano gli sfondi verdi. Qui conferma di usare il meno possibile gli effetti digitali.

La maggiore Sylia che mette in guardia l'intrepida più giovane. Una scena classica. – FOTO JEAN-PHILIPPE BALTEL / STORIA DELLA BIG BAND

Personaggi femminili forti (e più numerosi che nel manga) e molto contemporanei, azione, bellissime ambientazioni e umorismo, questa è una ricetta molto “2024”. Il tutto portato da un cast fatto di volti noti: con un trio di punta già visto in altre serie (Balthazar per Costanza Labbé, te lo prometto per Camille Lou, Qui inizia tutto per Claire Romain), circondato da una serie di attori noti al grande pubblico, come Carole Bouquet, Grégory Fitoussi, Élodie Fontan e Gilbert Melki. La strada verso il successo sembra segnata.

Carole Bouquet, qui a Versailles, è una delle belle sorprese del casting.
Carole Bouquet, qui a Versailles, è una delle belle sorprese del casting. – FOTO JEAN-PHILIPPE BALTEL / STORIA DELLA BIG BAND

“Cat's Eyes”, 8 episodi da 52 minuti, su TF1 il lunedì sera. Due novità a sera. E presto su Prime Video. Il cartone animato è disponibile sulla piattaforma TF1+.



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