Schiaffeggiata durante una ripresa nel 2021, Sara Forestier ha deciso di lasciare il mondo del cinema. Di nuovo nel film Tre amici di Emmanuel Mouret, spiega sul set di Quotidiano bisogno di prendersi questa pausa.
Una ricostruzione che ha richiesto tempo. Questo lunedì 4 novembre Yann Barthès è stato accolto sul set di Quotidiano le attrici del film Tre amicinelle sale il 6 novembre. In questo lungometraggio di Emmanuel Mouret, Camille Cottin, India Hair e Sara Forestier interpretano Alice, Joan e Rebecca, tre donne che hanno tre diverse visioni dell'amore. Un casting scelto per questo film che segna il ritorno di Sara Forestier nel mondo del cinema dopo qualche anno di assenza. Nel 2021 l'attrice si era infatti rivelata Partita di Parigi essendo stato schiaffeggiato quattro anni prima sul set del film Buon uomo di Nicolas Duvauchelle, portandolo al ritiro dal mondo del cinema.
“Ho avuto bisogno di qualche anno per ricostruirmi perché sono stato colpito da un attore […]. Ne parliamo pochissimo ma c'è tutto il dopo, dove devi ricostruirti, quindi mi sono preso questo tempo”ha confidato a Yann Barthès sul set di Quotidiano questo lunedì 4 novembre Sara Forestier spiega poi che “il trauma coinvolge cose” che lei stessa ha vissuto in questi anni di ricostruzione. “Non dormire, avere pensieri suicidi, questo ti danneggia”ha chiarito, sull'orlo delle lacrime.
Sara Forestier “aspettava il progetto giusto” per tornare al cinema
Ricordando una precedente intervista rilasciata sul set di Quotidiano dopo la sua intervista con Partita di Parigil'attrice prosegue spiegando che spesso, “donne danneggiate, ci piace dire che sono pazze”. “In effetti no, siamo solo danneggiati e dobbiamo prenderci il tempo per ricostruirci, per concentrarci nuovamente su noi stessi, per ritrovare il piacere”ha chiarito Sara Forestier. E per aggiungere: “Mi aspettavo davvero di trovare il progetto con persone premurose.” Ce “progetto con persone premurose”è il film Trois amis di Emmanuel Mouret, in cui l'attrice non rimpiange né la partecipazione né l'attesa che lui si presentasse a lei. “Ho fatto bene ad aspettare”ha assicurato. E per concludere: “Questo è il modo in cui dovremmo fare il cinema.”
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