Netflix: la nostra opinione sulla miniserie One Man, One Real con Jeff Daniels

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Se il nome David E. Kelley non significa nulla per te, devi aver guardato alcune delle sue serie durante la sua prolifica carriera durata quattro decenni. Di Ally McBeal ha La pratica negli anni ’90 fino Golia su Prime Video si è recentemente convertito alla produzione di prestigiose miniserie tratte da libri. Così è con Big Little Lies e altre due miniserie con Nicole Kidman: La rovina prodotto per HBO e Nove perfetti sconosciuti, visto su Prime in Francia. Con questo pedigree ha scritto tutti gli episodi di questo adattamento del libro di Tom Wolfe, Un uomo in pieno, i cui sei episodi vengono pubblicati oggi su Netflix. Con un prestigioso trio di attori: Jeff Daniels, Diane Lane e Lucy Liu, vale la pena investire in questo thriller contorto? Le risposte nella nostra recensione garanzia senza spoiler.

La sinossi di Un uomo, un vero uomo con Jeff Daniels

Atlanta. Gli interessi politici e quelli economici si scontrano quando Charlie Croker, un magnate immobiliare sull’orlo della bancarotta, protegge il suo impero da coloro che intendono trarre profitto dalla sua caduta.

L’opinione di CNET Francia

Charlie Croker (Jeff Daniels) è un magnate degli affari che regna sovrano ad Atlanta. Ma la sua festa per il sessantesimo compleanno, con tanto di eccessi, dissolutezza e la presenza di Shania Twain (nel suo ruolo) nasconde una realtà finanziaria molto più oscura. La sua banca, che ha concesso un prestito dopo l’altro, ora vuole recuperare centinaia di milioni di dollari, sapendo benissimo che le sue liquidità sono vuote. Sguardo d’acciaio, carisma di un ex calciatore (una delle sue precedenti carriere), Croker combatte dietro le quinte per salvare il suo impero giorno dopo giorno, ma sembra che il tramonto si stia avvicinando. Allo stesso tempo, accetta di inviare il suo direttore legale Roger White (Aml Ameen) a rappresentare il compagno del suo segretario personale, Conrad Hensley (Jon Michael Hill) in una comparizione in tribunale per aggressione a un agente di polizia. La serie seguirà il destino di Croker, ma anche la discesa agli inferi di Hensley: due uomini che cercano di preservare la propria dignità. La regista – e attrice – Regina King, dietro la macchina da presa per diversi episodi, sembra essere molto più interessata al destino di Conrad che al suo tipico uomo d’affari. E qui sta uno dei problemi della serie.

L’ombra di Successione aleggia sopra Un uomo, un vero uomo : diversi personaggi eruttano volgarità negli ambienti più ovattati di Atlanta, e gli stratagemmi di Croker per uscire dall’imbarazzo rivaleggiano con i piani molto (troppo) pragmatici del clan Roy nella serie HBO. Ahimè, nonostante un Jeff Daniels che sembra divertirsi come personaggio a grandezza naturale, proprietario di un ranch e che afferra serpenti a mani nude, la serie rimane bloccata nella volgarità e nell’antipatia non bilanciandola abbastanza con un’umanità appiccicosa o un trauma presente. Nei panni dell’ex moglie di Croker, che mantiene le distanze dal magnate, Diane Lane viene abusata, rimuginando su luoghi comuni sulla competizione tra donne, anche se Croker l’ha lasciata per una bella trentenne del sud, sua sorella minore (Sarah Jones, no. meglio servito dal suo ruolo). I personaggi di Un uomo, un vero uomo si moltiplicano gli scoppi d’ira e gran parte degli episodi evidenziano un conflitto personale tra il banchiere Harry Zale (Bill Camp) e Charlie Croker, senza aumentare l’interesse della serie.

Millefoglie di intrighi i cui personaggi sono legati tra loro, ma non fondamentalmente uniti, Un uomo, un vero uomo diventa più interessante ironicamente quando si allontana da Croker e si attacca al rullo compressore legale che piomba su Conrad, sotto lo sguardo impotente del suo avvocato, anche lui profondamente turbato dalle ambizioni contrastate dall’affare Croker. Una piccante sottotrama ha per protagonista un candidato sindaco di Atlanta, che utilizzerà Croker per sollevare i problemi personali del suo avversario: nel ruolo troviamo Chidi di Il buon posto, William Jackson Harper, bellicoso e pieno di carisma. Queste trame, però, sembrano appartenere ad un’altra serie; mentre Charlie Croker è divertito dai propri eccessi, giustificati o meno, Un uomo, un vero uomo sembra eclissare il suo intero universo all’ombra del suo sole nero da antieroe. Resta una buona proposta per chi vuole deliziarsi con il talento di alcuni dei suoi ruoli secondari, e lasciarsi intrattenere dai dialoghi piccanti di alcune sequenze. La miniserie non è all’altezza della somma dei suoi talenti.

Jon Michael Hill e Chanté Adams interpretano una coppia in tumulto: Conrad e Jill Hensley. (Credito fotografico: Mark Hill/Netflix)

Cosa guardare dopo Un uomo, un vero uomo?

I migliori consigli sono su Prime Video: primo fra tutti l’acclamato film di Regina King, Una notte a Miami. E, sul pass Warner, uno dei migliori ruoli di Jeff Daniels come editorialista in fermento: La redazionedal creatore di Alla Casa Bianca. Sempre nella sezione serie HBO, possiamo solo consigliare due scenari di David E. Kelley: Piccole grandi bugie E La rovina.

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