Dopo TPMP e Hanouna, Arcom dovrà fare i conti con le polemiche di Mathieu Kassovitz

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Tra C8, TPMP e Cyril Hanouna, Arcom ha avuto molto lavoro ultimamente. E non è con le polemiche di Mathieu Kassovitz che si riposerà il poliziotto del panorama audiovisivo francese. L’attore ha ha fatto alla radio commenti scientificamente falsi sul cambiamento climatico. Un’associazione ecologica ha contattato Arcom.

Mathieu Kassovitz, un frequentatore abituale delle polemiche

Quando si dà un microfono a Mathieu Kassovitz, la situazione può sfuggire di mano molto rapidamente. Qualche anno fa, il regista di La Haine ha rilasciato un’intervista in cui esprimeva la sua opinione su vari artisti e produzioni. Si è scontrato con i film dei Marvel Studios attaccando Pantera Nera qualificando il lungometraggio diretto dal compianto Chadwick Boseman come “film schifoso“. Anche l’attore francese l’aveva fatto cestinati in un’altra intervista, i film di Christopher Nolan, Principio et Interstellare. Sebbene consideri il regista “un grande regista“, queste produzioni avevano stancato Kassovitz. Trascorreremo anche il tempo in cui si è divertito spacca il cinema di Quentin Tarantino e Guy Ritchie.

Insomma, avrai capito, I commenti di Mathieu Kassovitz possono rapidamente suscitare polemiche. E non è mancato durante la sua ultima apparizione pubblica nello show Zoom Zoom Zen trasmesso su France Inter all’inizio della scorsa settimana.

Mathieu Kassovitz su France Inter

“L’inquinamento non esiste” per Kassovitz, questa associazione sequestra Arcom

Mentre ha dovuto reagire all’articolo di un giornalista che ha ripreso il viaggio di un attivista ambientale che sta cercando di sensibilizzare i giovani su questo tema, Mathieu Kassovitz ha condiviso il suo punto di vista. Quando gli è stato chiesto se fosse verde, ha prima risposto: “Cos’è questo“, poi prosegue affermando: “no, guido macchine, volo, respiro, non sono verde“. Poi per chiarire la sua risposta affermando che “l’inquinamento non esiste“:

L’inquinamento è il risultato dell’attività umana, ma lavoriamo solo con gli strumenti della Terra. Per produrre la plastica si utilizzano gli strumenti della Terra. Non c’è nulla che venga da un altro mondo. L’inquinamento che creiamo è il nostro inquinamento. La Terra lo assimilerà senza problemi. Magari non noi, ma non è un problema.

I commenti dell’attore/regista non reggono il confronto con l’associazione QuotaClimat, che lavora per una migliore trattazione del tema del clima e della biodiversità nei media. L’organizzazione ha anche contattato Arcom, stimando che i giornalisti sul set non abbiano reagito ai commenti di Kassovitz.. Lo sostiene l’associazione nessuno ha contraddetto l’ospite che ha tenuto”un’opinione che contraddice sia i dati scientifici accertati sia la dignità delle popolazioni esposte e vulnerabili alle diverse forme di inquinamento“.

Lunedì in poi @franceinterMathieu Kassovitz ha spiegato per 2 minuti “il suo diverso approccio all’inquinamento” – cioè che esso “non esiste”.
ZERO contraddizioni sul set.

Si va anche oltre: il giornalista risponde che “questo è comprensibile”.

Prendiamo il@Arcom_fr.ud83euddf6 pic.twitter.com/ezRm9jhv3U

https://twitter.com/QuotaClimat/status/1842979206415970650?ref_src=twsrc%5Etfw

Come promemoria, il film Odio diretto da Kassovitz tornerà 30 anni dopo la sua uscita in una commedia musicale che mescola danza, cinema, rap e teatro. La prima è prevista per il 10 ottobre a Parigi.

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