Dopo aver corretto l’Ulster (61-21), lo Stade Toulousain non ha dettaglio vincendo a Exeter (64-21), eguagliando la più grande sconfitta per gli inglesi in Coppa dei Campioni. Al momento tutto sorride ai detentori del titolo, che sono passati in testa nel girone a pari merito con l’UBB. Il capitano del Tolosa Antoine Dupont, che si è lamentato di essere stato talvolta preso di mira dalla difesa avversaria, non ha nascosto la sua soddisfazione.
Antoine Dupont, segni comunque più di sessanta punti, con appena dieci mete segnate, cosa possiamo dire di un simile successo fuori casa?
Che abbiamo riempito tutte le caselle che ci eravamo prefissati. Siamo venuti qui in circostanze diverse qualche anno fa, ci è andata male. Quindi avevamo in mente anche questo, volevamo correggere la situazione. Sappiamo che si trovano in una brutta dinamica, in un brutto momento e che la fiducia in questi momenti è difficile da trovare. Quindi abbiamo dovuto ripartire alla grande per non dare loro speranza, cosa che siamo riusciti a fare. Abbiamo subito ottenuto il punteggio, abbiamo preso subito contatto, eravamo a posto, abbiamo fatto un inizio molto serio e poi siamo riusciti a prendere fiducia e progredire per il resto della partita.
Non è comune infliggere dieci mete all’avversario, in casa peraltro, in Coppa dei Campioni…
No, questo è certo, è bene sottolinearlo. Ancora una volta abbiamo attraversato momenti più complicati, loro sono ultimi nel campionato inglese. Sappiamo che è dura in questi momenti, le dinamiche sono difficili da trovare e soprattutto da invertire. Siamo piuttosto fiduciosi, abbiamo un’ottima dinamica e sapevamo che se avessimo iniziato bene il punteggio sarebbe potuto aumentare man mano che la partita andava avanti. Ne siamo molto contenti, ovviamente.
Ti sei divertito, immaginiamo?
Sì, certo, le condizioni erano ottime e quando siamo in una buona dinamica come quella, in un buon stato d’animo, in cui ognuno gioca il proprio ruolo, riusciamo ad avere ruck veloci, anche se hanno richiesto molta intensità e aggressività , spesso salivano un po’ da soli, quindi apriva le porte a destra e a manca e ci fa molto piacere quando riusciamo a giocare in queste condizioni.
È contro lo spirito del gioco placcare un giocatore in ritardo
Parli di intensità, hai avuto l’impressione di essere preso di mira in avvio di gara, comunque un po’ più del solito?
(sospira) Sì, ma non capisco perché non venga punito di più. Può solo essere pericoloso, contro lo spirito del gioco, placcare un giocatore in ritardo. Mi è successo quattro o cinque volte nel primo tempo e credo che nel quinto tempo ci sia un vantaggio. Poi rischio, so anche che ho una partita in cui porto la palla ma una volta fatto il passaggio non hanno il diritto di rimandarmi indietro o di tenermi a terra. Sono strategie a cui le squadre possono puntare ma che sono vietate, quindi spero che in futuro venga maggiormente sanzionata.
È un momento piacevole da vivere in questo momento per Stade Toulousain?
Sì, certo, ci divertiamo molto anche durante la settimana, c’è molto buon umore ma questo non impedisce all’etica del lavoro di rimanere lì. Come dicevo prima sta crescendo, anche oggi vediamo ragazzi in tribuna che potrebbero scendere in campo con la maglia da titolare ed è questo che ci spinge quotidianamente. Durante la settimana nessuno si fa regali, anche se c’è buon umore, si lavora molto, tutti cercano di superarsi ogni giorno ed è per questo che funziona anche nel fine settimana. Sta quindi a noi fare tutto il possibile per mantenere questa dinamica.
Hai del ghiaccio sul pollice sinistro…
Sì, ho una distorsione al pollice, niente di grave ma sto cercando di curarla il prima possibile per non avere troppi danni. Non è male, è più fastidioso che brutto, diremo.
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