Mentre l'Ucraina conferma da un giorno all'altro gli attacchi alle infrastrutture militari e industriali sul territorio russo, il presidente Volodymyr Zelenskyj ha annunciato ieri, martedì, i test conclusivi di un nuovo missile di fabbricazione ucraina chiamato “Ruta”, in un momento in cui l'Ucraina ribadisce le richieste di sostegno occidentale, soprattutto in termini di della difesa aerea.
Questi attacchi sono stati confermati dall'esercito ucraino, secondo il quale è stata colpita una raffineria di petrolio nella regione di confine di Bryansk. Kiev ha spiegato che questo attacco mirato avrebbe avuto un impatto diretto sulla catena di approvvigionamento dell'esercito russo, poiché un oleodotto da questa raffineria trasportava il diesel ai carri armati e ai vagoni ferroviari destinati all'esercito russo, riferisce il nostro corrispondente a Kiev, Emmanuelle Chaze.
Lo abbiamo sentito, da parte ucraina, Volodymyr Zelenskij ha ricordato martedì che Kiev sta sviluppando le proprie armi per colpire il territorio russo e i territori ucraini occupati illegalmente. Tra queste armi figurano il missile Palyanitsya, di cui è stata avviata la produzione su larga scala, i droni Peklo, capaci di percorrere 700 km, nonché il nuovo missile Ruta, i cui test sono stati ritenuti conclusivi da Kiev.
Ciò dimostra la volontà delUcraina di non contare esclusivamente sull'aiuto dei suoi alleati, anche se il presidente ribadisce le sue richieste di sostegno, soprattutto in materia di difesa antiaerea.
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