Uno studente italiano di 21 anni “è stato trasferito a Torino il 18 novembre”, sospettato di aver ucciso la fidanzata francese di 22 anni, trovata accoltellata ad aprile in Val d’Aosta. Lo ha detto il suo difensore, l’avvocato Pedro Andujar. Martedì , conferma l’informazione del quotidiano regionale Progressi. “Ha avvocati italiani, lì sarà processato per i fatti della morte della compagna” dalle autorità giudiziarie del Paese, ha aggiunto.
Il corpo della giovane donna è stato ritrovato da alcuni passanti il 5 aprile in una chiesa abbandonata nel villaggio di La Salle, nel nord Italia. Aveva numerosi segni di coltellate.
Il suo compagno, che aveva attraversato con lei la frontiera franco-italiana il 25 marzo, è stato arrestato a Lione cinque giorni dopo il ritrovamento del cadavere. Prima di trasferirlo in Italia, la giustizia francese aveva voluto processarlo per violenza domestica precedente all’omicidio.
Prima di essere uccisa, aveva sporto denuncia contro il compagno per violenza
Contusioni, naso rotto, minacce, rapimenti: prima di essere uccisa, la giovane modella della periferia di Lione aveva sporto denuncia nel 2023 e nel 2024 contro il compagno per violenza.
Durante il processo di maggio a Grenoble, si è proclamato innocente, negando di essere “una persona aggressiva o pericolosa”, ma è stato condannato a sei mesi di prigione. Ha presentato ricorso contro la sentenza, che è stata confermata dalla Corte d’appello di Grenoble “una decina di giorni fa”, secondo il maestro Pedro Andujar. Detenuto a Varces, nell’Isère, era ancora oggetto di procedimento a Lione per altri atti di violenza contro una terza persona, ma è stato infine consegnato all’Italia prima del processo.
Secondo i dati ufficiali, nel 2023 sono state registrate dalla polizia circa 271.000 vittime di violenza domestica (di cui l’85% donne).
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