Gli Stati Uniti “hanno dato il via libera all'uso di missili a lungo raggio”, ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato.
Il presidente Joe Biden accoglie così una richiesta di lunga data di Kiev, poco prima della sua partenza dalla Casa Bianca e del ritorno di Donald Trump, molto critico nei confronti degli aiuti americani all'Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj chiede da mesi il permesso di utilizzare i missili Storm Shadow britannici e i missili ATACMS americani per colpire obiettivi più all’interno del territorio russo.
Queste armi con una gittata massima di diverse centinaia di chilometri permetterebbero all’Ucraina di raggiungere i siti logistici dell’esercito russo e gli aeroporti da cui decollano i suoi bombardieri.
Ma diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti, finora si sono rifiutati di dare il via libera, per paura di un’escalation con Mosca.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che una tale decisione significherebbe che “i paesi della NATO sono in guerra con la Russia”.
La decisione degli Stati Uniti potrebbe spingere altri alleati a seguirne l'esempio, in particolare il Regno Unito.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il cui Paese è il secondo maggiore fornitore di aiuti militari all’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022, rifiuta instancabilmente di fornire i missili Taurus a lungo raggio richiesti da Kiev.
Koursk
L'annuncio americano arriva lo stesso giorno di uno dei più grandi attacchi russi degli ultimi mesi contro l'Ucraina, che ha provocato 10 morti e una ventina di feriti in tutto il Paese, secondo le autorità.
I missili ATACMS forniti dagli Stati Uniti dovrebbero inizialmente essere utilizzati nella regione di confine russa di Kursk, dove i soldati nordcoreani sono stati schierati a sostegno delle truppe russe, secondo il New York Times, citando funzionari statunitensi che parlano sotto copertura di anonimato.
La decisione di Washington di consentire all'Ucraina di utilizzare i missili è arrivata in risposta allo spiegamento di truppe nordcoreane, hanno detto questi funzionari.
Nella sua campagna per il ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump non ha esitato a criticare le decine di miliardi di dollari stanziati per l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.
Il presidente eletto, che entrerà in carica il 20 gennaio, ha promesso di risolvere questo conflitto “in 24 ore”, senza mai spiegare come.
L'Ucraina teme un indebolimento del sostegno americano, in un momento in cui le sue truppe sono in difficoltà sul fronte, o che le venga imposto un accordo che preveda concessioni territoriali alla Russia.
Il presidente uscente Joe Biden cerca di accelerare la fornitura di aiuti militari a Kiev e continua a mettere in atto meccanismi che consentano agli alleati europei di prendere il sopravvento.
Alla NATO è già stato affidato il coordinamento degli aiuti militari all’Ucraina, precedentemente forniti solo dagli americani.
Della busta votata in primavera dal Congresso americano, restano da stanziare circa 9,2 miliardi di dollari, di cui 7,1 miliardi da prelevare dalle scorte di armi americane e 2,1 miliardi per finanziare i contratti di acquisto di armi, secondo il Pentagono.
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