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Una colonia di rondoni prende in ostaggio un progetto immobiliare a Magog

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Mentre si preparavano a demolire un edificio abbandonato per un nuovo progetto residenziale, i costruttori di Magog hanno dovuto interrompere i loro piani a causa di una colonia di rondoni installati nei camini dell’edificio. — A causa della presenza di questi uccelli, dovrai aspettare finché “il camino non si spegne [soit] non più considerato come un dormitorio per i comignoli, tre anni dopo l’ultima apparizione dell’uccello” o come “comignolo sostitutivo [soit] eretto nelle vicinanze e che esso [soit] frequentata dai rondoni” perché il progetto possa proseguire, ha spiegato il consigliere comunale Jacques Laurendeau riunitosi il 4 novembre.

I promotori sono venuti recentemente a conoscenza della presenza di questi uccelli. “Il Ministero della fauna selvatica è stato coinvolto. È una specie protetta”, indica il sindaco di Magog, Nathalie Pelletier, che afferma che nei camini si trovano “più di 200 specie”.

Poiché il promotore ha scelto la seconda opzione, ovvero la costruzione di una nuova ciminiera, la città di Magog ha deciso di finanziare il 50% dei costi fino ad un importo massimo di 60.000 dollari.

“Ci siamo detti che c’era un collegamento da realizzare con l’Espace Saint-Luc. È uno spazio fresco con molte piante. I cittadini potranno osservare il fumaiolo”.

— Nathalie Pelletier, sindaco di Magog

“Il promotore ha chiesto allo Zoo di Granby di sostenerlo in questo”, dice anche la Pelletier. Non vi è tuttavia alcuna garanzia che il piano avrà successo.

“È un rischio. A Granby ha funzionato, ma non si sa mai cosa farà la fauna selvatica. Ci auguriamo che gli uccelli adottino la nuova casa”.

“Gli sviluppatori inizieranno la costruzione questo autunno. L’idea è di averlo pronto per la primavera”, ha detto il sindaco riguardo alla prevista sostituzione della canna fumaria.

Lo zoo di Granby è già riuscito a spostare i rondoni in un camino sostitutivo. (Archivi Alain Dion/La Voix de l’Est)

Alla domanda se il progetto immobiliare potrebbe fallire se i rondoni non si muovono, la Pelletier rimane fiduciosa, ma ammette che il promotore si trova “nell’ignoto”.

“Finché non si risolve il problema con lo spazzaneve, non potrà portare avanti il ​​suo progetto”, dice, ricordando l’importanza di avere nuove abitazioni in questo quartiere.

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